La Sicilia in piazza per lo sciopero globale per il clima

La Sicilia in piazza per lo sciopero globale per il clima
Oggi si è tenuto lo sciopero globale per il clima indetto da Fridays for future. Anche in quest’occasione l’obiettivo della giornata mondiale di mobilitazione era fare pressione e ricordare ai governi che per fermare le catastrofi ambientali bisogna cambiare radicalmente rotta.

Devastazione e inquinamento: i prodotti del sistema capitalista

 

Dopo quasi due anni di pandemia e relative restrizioni, gli abitanti dei territori, sconvolti dalla crisi sanitaria, economica e sociale, tornano a manifestare per difendere la propria terra. Oltre alla voglia di riprendersi gli spazi di confronto e partecipazione, infatti, sembra forte la volontà di tornare a mettere in discussione il sistema economico e politico in cui siamo quotidianamente immersi; le cui contraddizioni sono ulteriormente emerse con lo scoppio della pandemia.

Quello che si può tranquillamente dire è che da quando siamo stati investiti dall’emergenza sanitaria abbiamo avuto la conferma che la globalizzazione, con i suoi modi di produrre, di scambiare merci, consumare e intendere l’economia è, dal punto di vista ambientale, ma anche sociale, insostenibile: genera devastazione, favorisce la diffusione delle pandemie e produce povertà.

Ripartire dalle esigenze e dai bisogni delle comunità, ridurre i consumi, mettendo in discussione il dominio del profitto, è l’unica strada percorribile per costruire alternative che siano sostenibili per l’ambiente, per la salute delle persone e le economie dei territori.

Le piazze siciliane

 

La mobilitazione di oggi si è sviluppata in tante città del pianeta e in Sicilia nelle città metropolitane: Palermo, Catania e Messina.
«Uproot the system, sradica il sistema». Questo lo slogan che ha accomunato tutte le piazze di oggi. Piazze che hanno dato una grande risposta a chi sta gestendo la così detta transizione ecologica in Italia. Risposte a chi come Congolani, pensa che gli ambientalisti siano peggio della catastrofe climatica. Perché nelle piazze di oggi c’erano coloro che rappresentano una delle parti migliori della società, oloro che collettivamente vogliono mettere fine alla catastrofe per realizzare un mondo migliore in cui vivere.

Palermo
La manifestazione si è tenuta in Piazza Giuseppe Verdi e ha avuto inizio alle ore 9:30.
A presenziare tantissimi che hanno accompagnato il presidio con bandiere, cori, striscioni e cartelloni.
In piazza presente anche lo striscione dei ragazzi di Antudo che recitava «Il vostro progresso: crisi, incendi, pandemia. Che un nuovo vespro vi porti via»
Molti gli interventi dal megafono. Tutti accomunati dalla critica alla «transizione ecologica» attuata dal governo Cingolani che sembra essere molto più interessato a difendere gli interessi di Eni e amici.
Dopo la manifestazione gli studenti delle scuole e quelli universitari, insieme ai gruppi presenti hanno dato vita a un’assemblea per discutere di come dare continuità alla mobilitazione.

Messina
Il presidio si è tenuto presso piazza Duomo, dalle 9:00. Anche qui centinaia di giovani in piazza che con cori, striscioni e cartelloni hanno detto la propria sulla devastazione ambientale.

Catania
la manifestazione è iniziata alle 9:30 in piazza teatro massimo. Anche qui in centinaia con le medesime rivendicazioni.

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