UNIPA: scatta la polemica sulla mancanza di aule per le lezioni

UNIPA: scatta la polemica sulla mancanza di aule per le lezioni
Inizia nella polemica il primo giorno di università a Palermo. “Lezioni in presenza? A UniPa non c’è spazio per tutti”: il viale delle Scienze si è svegliato tappezzato di striscioni con questa scritta.

Il riferimento è alla comunicazione che pochi giorni fa hanno ricevuto gli studenti e le studentesse di diversi CdS che anche per questo semestre non ritorneranno a fare lezione in presenza.

Era stato promesso a tutti che, muniti di green pass e nel rispetto delle normative anti-COVID ancora in vigore, quest’anno si sarebbe finalmente tornarti in aula. Ma non ci sono abbastanza spazi per garantire questo diritto a tutti.

Pare, infatti, che il senato accademico abbia scelto di scaricare la responsabilità dell’organizzazione ai Dipartimenti e questo ha fatto sì che i CdS che hanno edifici propri, torneranno in aula. Per gli altri, gli spazi invece non ci sono.

 

L’esempio di Beni Culturali

È il caso di Beni Culturali. A raccontarci la situazione è Anna Taibi, rappresentante del CCS e membro del Collettivo Universitario Autonomo.

«Appena qualche giorno fa ci è stato riferito che il mio corso di studi, Beni culturali, non tornerà a fare lezioni in presenza, al contrario di quanto promesso. La cosa che più ci fa arrabbiare è la mancanza di organizzazione da parte di Unipa che arriva a comunicare il non rientro solo quattro giorni prima dell’inizio dell’anno accademico. E il mio cds non è l’unico coinvolto! Cosa siamo, studenti di serie B? Le soluzioni ci sono, ma sembra che non vogliano trovarle».

 

I danni economici per gli studenti fuorisede

E continua ponendo l’accento sui danni economici che questa mancanza ha causato a diversi studenti fuori sede che – pensando di tornare finalmente in aula – si erano già organizzati per trasferirsi a Palermo.

«Tutti gli organi della rappresentanza, di cui fanno parte professori, studenti e persino il neo eletto Rettore, continuano a scaricarsi responsabilità a vicenda e a non trovare soluzioni. Se ne fregano del fatto che moltissimi studenti, fuori sede, hanno già firmato il contratto di casa per trasferirsi a Palermo. Adesso si ritrovano con un affitto da pagare e spese da sostenere, anche se continueranno a fare lezione in Dad».

E conclude: «Per il mio CdS ci sarà oggi un consiglio di corso di studi straordinario per provare a risolvere la situazione. Lo stesso stanno provando a fare gli altri CdS coinvolti. Se non ci assicureranno che già da domani potremo tornare a fare lezione in presenza come i nostri colleghi, metteremo in campo tutte le azioni necessarie».

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