Lentini: finalmente il tavolo tecnico sui rifiuti voluto dal Coordinamento per il Territorio

Lentini: finalmente il tavolo tecnico sui rifiuti voluto dal Coordinamento per il Territorio
Ieri si è svolto presso il palazzo comunale di Lentini, il primo incontro del tavolo tecnico richiesto dal Coordinamento per il Territorio per far fronte alla spinosa questione rifiuti nel territorio. Abbiamo chiesto a Maria Adagio, membro del Comitato ANTUDO Lentini e candidata sindaca alle ultime elezioni amministrative di Lentini per la lista indipendente TERRA, di dirci di più su come agire per difendersi dalla minaccia dei nuovi megaimpianti.  

Da cosa nasce la proposta di un tavolo tecnico sui rifiuti a Lentini?

Continuamente viviamo la minaccia di nuove discariche e di altri impianti nocivi e sovradimensionati per il territorio. Viviamo le conseguenze di una non-gestione del settore rifiuti a livello regionale che pesa in termini di salute e in termini di tassazioni pesanti sui cittadine e le cittadine. Da tempo i comitati indicano la strada per una gestione coerente, pulita ed economica dei rifiuti. Ma le istituzioni restano sorde, e le collusioni emerse anche dalla recente indagine “Mazzetta sicula” ci spiegano il perché. Gli interessi in gioco nel settore rifiuti sono altissimi e altissime sono le spese ai danni degli abitanti. Lentini – come il resto del territorio circostante – vive il dramma di una mega-discarica dove conferiscono 250 comuni senza rispettare nemmeno le minime raccomandazioni dell’Unione Europea in materia di gestione rifiuti, dove le intercettazioni della procura hanno evidenziato illeciti gravissimi come lo sversamento in mare di percolato, dove la gente attorno si ammala e patisce quotidianamente odori insopportabili.

Si tratta di una questione che investe l’intera Regione e che è diventata drammatica a causa della cosiddetta “emergenza rifiuti” che a ben guardare costituisce ormai una consolidata modalità di governo dei territori. Come si affronta il problema?

Per noi il problema si affronta in modo sistematico, capillare e coerente seguendo la direzione della strategia rifiuti zero. Per noi di ANTUDO significa pensare e agire una gestione a livello territoriale secondo il principio di prossimità, significa differenziare seriamente e prevenire il rifiuto, incentivare i centri per il riciclo e il riuso dei materiali differenziati e per il trattamento dell’umido, significa incentivare i cittadini e le attività virtuose e disincentivare chi non si adegua a un cambiamento di rotta necessario e che deve partire anche dai territori. Per cinque anni con il Coordinamento per il Territorio abbiamo chiesto all’amministrazione Bosco l’istituzione di un tavolo tecnico comunale per lavorare insieme a due obiettivi fondamentali: 1) coordinare le azioni necessarie alla difesa del territorio e all’informazione della popolazione sui rischi che la minacciano, 2) lavorare a un piano di gestione rifiuti a livello comunale che potesse portare a un incremento reale della raccolta differenziata e a un risparmio per i cittadini e l’amministrazione. Per 5 anni l’amministrazione è rimasta sorda. Quindi favorevolmente, ma senza abbassare la guardia, abbiamo visto la convocazione da parte della nuova amministrazione del tavolo tecnico da noi tanto voluto. Ieri si è svolto il primo incontro e noi ci impegniamo affinché quanto discusso in quella sede non siano chiacchiere fatte al vento, ma fatti concreti perché adesso non abbiamo più tempo da perdere.

Di cosa si è discusso al primo incontro del tavolo tecnico e quali sono le proposte operative del comitato?

All’attuale amministrazione abbiamo presentato delle precise richiese su cui non intendiamo fare nessun passo indietro: 1) che si proceda a formalizzare con delibera l’istituzione del tavolo tecnico (stabilendo intenti e composizione); 2) che si lavori a creare i presupposti per una larga partecipazione per tutti i cittadine e le cittadine nell’affrontare la problematica rifiuti nel territorio come anche previsto nel programma della lista indipendente TERRA che abbiamo sostenuto alla ultime elezioni e che per noi resta l’unico riferimento politico.

Per noi il tavolo tecnico deve preveder tre settori di intervento: 1) difesa: Il comune, oltre a contrastare la discarica prevista in c.da Scalpello, deve immediatamente chiedere di poter intervenire con diritto di voto nelle procedure aperte di OWAC (impianto per trattamento terreni contaminati) e SIENERGY (inceneritore) in territorio di Catania che rappresentano una serie minaccia per la salute e l’economia degli abitanti di Lentini e non solo; 2) informazione: occorre lavorare con scuole e cittadini a interventi di informazione sul corretto modo di fare la raccolta differenziata, sulla prevenzione del rifiuto e sullo stato del territorio; 3) interventi tecnici, per cui riteniamo indispensabile: un censimento delle discariche abusive per programmare interventi di bonifica e prevenzione; ottenere dati reali su tassi di raccolta differenziata; costruzione di proposte di interventi per la gestione dell’umido (intervento con positive ricadute anche in termini economici e occupazionali); interventi volti alla prevenzione del rifiuto, per il riuso e il riciclo.
Questi per noi costituiscono i primi passi verso la creazione di un Piano Rifiuti Cittadino.
Nostro impegno sarà lavorare con tutti i mezzi a disposizione per la riuscita di questo tavolo tecnico e per garantire trasparenza ai cittadini su tutte le operazioni, le scelte, le informazioni che riguardano le vite di ogni membro di questa comunità. Riteniamo questo tavolo tecnico un primo tassello fondamentale nella rotta dell’autogoverno dei territori che è il principio cardine della nostra politica come ANTUDO e che è stato cuore anche della lista TERRA il cui programma resta per noi un caposaldo imprescindibile.

 

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