Luigi Spera torna libero
Il Tribunale del riesame di Palermo ha finalmente dato disposizioni per “l’immediata scarcerazione” di Luigi Spera, detenuto da otto mesi nel carcere di Alessandria in regime di alta sicurezza. Rimangono l’obbligo di firma e quello di dimora nel Comune di Palermo.
Accusato di aver partecipato nel novembre del 2022 a un’azione di protesta contro la Leonardo S.P.A. – controllata statale e punta di diamante dell’industria bellica – gli era stata contestata anche l’aggravante di “terrorismo”.
Accusa quest’ultima respinta il 12 settembre dal tribunale di Cassazione, che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Bisagna.
In assenza di prove e sulla base di un discutibile impianto indiziario – vergognosamente ripreso dai media come indubbia versione dei fatti – l’accusa di terrorismo fa ormai parte del repertorio con cui si intende stigmatizzare il conflitto sociale.
La carcerazione di Luigi e le misure di polizia comminate ad altri due membri di Antudo costituiscono l’ennesimo segnale della drastica riduzione degli spazi del dissenso e della contestazione, il tentativo di intimidire chiunque manifesti la propria ostilità contro le guerre e le politiche dei governanti.
I Governi hanno la necessità di impedire che dalla società emergano critiche collettive all’operato delle istituzioni nazionali e sovranazionali. Noi reclamiamo il diritto alla critica.
Libertà per tutte e tutti coloro che lottano contro la guerra e per l’autodeterminazione dei popoli