Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, On.le Danilo Toninelli

Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, On.le Danilo Toninelli

e Alla Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali Divisione 1 – Affari generali e relazioni sindacali, Responsabile: Transirico Silvana

Oggetto: servizio ferroviario regionale e a lunga percorrenza da e per la Sicilia.

In principio erano le FS, le Ferrovie dello Stato, istituite il 1° luglio 1905, quando si decise di riportare sotto un’unica gestione statale le tre reti in cui, negli ultimi due decenni dell’ottocento, erano state suddivise le ferrovie italiane. Poi arrivarono le liberalizzazioni. Nell’estate del 2000 cominciò lo spezzatino. Le Ferrovie dello Stato si trasformarono in una holding a totale capitale pubblico che contiene un agglomerato di aziende, spesso in concorrenza tra di loro. Il servizio pubblico essenziale fu sottoposto ai principi del neoliberismo imperante e il risultato fu un processo di smantellamento di quella che un tempo era considerata simbolo di modernità. Interi territori e i loro abitanti furono privati del diritto alla mobilità. La Sicilia e lo Stretto di Messina sono esempio e laboratorio di questo processo di smantellamento. In funzione al recente progetto le aziende della Holding F.S. hanno avviato iniziative a carattere provocatorio, se confrontate con le parole rassicuranti dei manager:
Bus Italia, azienda del gruppo F.S., ha istituito una tratta di pullman che collega Lamezia Terme a Catania, in diretta concorrenza col servizio ferroviario regionale, e attraversa lo Stretto con le navi degli armatori privati, Caronte&Tourist, in concorrenza con la flotta ferroviaria Blu Ferries;
Trenitalia, azienda del Gruppo F.S., ha concordato con gli armatori privati, Caronte&Tourist, lo scambio di utenti attraverso la promozione di sconti reciproci. E’ sufficiente presentarsi alla biglietteria di Trenitalia, esibire un biglietto Caronte&Tourist, attestando così la decisione di voler attraversare lo Stretto con le navi della flotta privata, per usufruire di sconti significativi sui treni Freccia che partono da Villa S. Giovanni verso il continente e viceversa. Nessuna agevolazione è prevista per l’utenza che utilizza la flotta ferroviaria Blu Ferries o gli Intercity a lunga percorrenza che attraversano lo stretto con i traghetti di RFI, azienda del gruppo F.S.
A coronamento della farneticante gestione della cosa pubblica, il 2 agosto 2018 è stata costituita BLU JET, ennesima società ferroviaria, questa volta in concorrenza con il servizio ferroviario universale a lunga percorrenza che garantisce, a stento, la continuità territoriale da e per la Sicilia col sistema treno su nave. Nell’oggetto sociale è dichiarato che Blu Jet (in allegato la visura camerale) effettuerà il collegamento ferroviario sulla relazione Villa San Giovanni/Messina, attraverso l’impiego di mezzi navali veloci”. Ecco realizzata la “rottura carico”, progetto fallito nel 2015 per la forte mobilitazione del movimento popolare “Ilferribottenonsitocca”, ripreso successivamente con un emendamento subdolo a firma dell’On. Vincenzo Garofalo (messinese) che indichiamo quindi fra i maggiori responsabili per la perdita di un diritto essenziale, quello alla mobilità, finora garantito per i Siciliani pur fra disservizi e differenze rispetto agli standard nazionali. L’emendamento Garofalo, approvato durante il Governo Gentiloni, sulla carta finge di “ampliare il concetto di continuità territoriale” ma sostanzialmente punta ad aggirare lo stesso dettato costituzionale, promuovendo l’eliminazione dei binari galleggianti (traghetti ferroviari) e chiamando all’ennesimo sacrificio i viaggiatori che, con armi e bagagli, dovranno scendere dal treno per prendere il vettore navale “veloce”, ed una volta attraversato lo Stretto recarsi, a piedi, presso lo scalo ferroviario dell’altra sponda.
Nessuna sovvenzione Statale è prevista per il “nuovo” servizio di traghettamento veloce che nei fatti già esiste. Il trucco semantico ideato dall’emendamento dell’ex on. Garofalo, da cui nasce l’esigenza della BLU Jet, consiste nel creare confusione fra i termini “continuità territoriale” (treno su nave) e “diritto universale alla mobilità” (mezzi veloci dedicati ai pendolari dello Stretto) e consente adesso al Governo di eliminare le sovvenzioni dedicate a traghetti e treni a lunga percorrenza. L’utenza, così, dovrà scendere dal treno e il servizio sarà effettuato con due vecchie monocarena (Tindari Jet e Selinunte Jet) attualmente in servizio nello Stretto. Nessun investimento, nessuna modernizzazione, nessun ampliamento del concetto di continuità territoriale. Nei fatti si concretizza la politica dei tagli, un salto indietro nel tempo riservato al meridione. Invece di investire risorse per allineare le ferrovie Siciliane ai livelli di qualità nazionale si appiedano i viaggiatori, si eliminano i treni a lunga percorrenza e si stringono alleanze innaturali con la concorrenza. Il management delle aziende del Gruppo FS agisce come se il servizio erogato si sostenesse con capitale privato quando, in realtà, F.S. S.p.A. (di cui fanno parte R.F.I. e Trenitalia), è tuttora ad intero capitale pubblico e dovrebbe corrispondere ad un codice etico aziendale che recita testualmente:
In linea generale, dobbiamo evitare le situazioni in cui interessi personali, attività esterne, interessi finanziari o rapporti di conoscenza siano in conflitto con gli interessi del Gruppo, dobbiamo astenerci dall’assunzione di decisioni o dallo svolgimento di attività in conflitto con gli Interessi del Gruppo….”,
e ancora:
le Persone del Gruppo sono responsabili del rispetto di tali normative e devono astenersi da comportamenti che possano in qualsiasi modo causare distorsioni concorrenziali nei mercati interessati dalle attività delle imprese del Gruppo”.
In particolare, il codice etico di F.S. in Sicilia è apertamente violato per le seguenti motivazioni:
– L’alleanza commerciale di Trenitalia con Caronte&Tourist è in diretto conflitto con gli interessi della flotta navale del gruppo F.S.,
– la tratta di pullman di Bus Italia verso Lamezia Terme è in aperta concorrenza al trasporto ferroviario e utilizza la flotta navale privata concorrente per attraversare lo Stretto,
– la costituzione della nuova società Blu Jet va in conflitto e in aperta concorrenza con il traghettamento dei treni a lunga percorrenza.
Nei fatti l’etica rimane solo sulla carta, le aziende del gruppo FS abbassano la qualità del servizio, violano il diritto alla continuità territoriale dei siciliani e vanno in concorrenza fra loro con iniziative paradossali che favoriscono le aziende private concorrenti.
Per “Il FERRIBOTTE NON SI TOCCA”, OR.S.A., USB, UGL, FAST, ANTUDO, CITTADINANZA ATTIVA, CIUFER E COMITATO PENDOLARI SICILIANI, la continuità territoriale ferroviaria è un diritto irrinunciabile, le navi veloci sono un servizio prezioso dedicato ai pendolari ma non possono essere utilizzate, a costo zero, per eliminare traghetti e treni a lunga percorrenza. La difesa della continuità territoriale assume dunque il carattere della lotta popolare, della difesa dell’interesse comune contro la disintegrazione della società e la sua trasformazione in un conglomerato di interessi particolari. Nel rivendicare la modernizzazione dei convogli ferroviari e della flotta navale, con cui raggiungere l’obiettivo della diminuzione dei tempi di attraversamento, si annuncia la mobilitazione nel territorio e del territorio al fianco dei lavoratori che si apprestano alla lotta.
Chiediamo al Ministero dei Trasporti, nella persona del suo rappresentante pro tempore il Ministro On. Toninelli di rendere concreti gli obiettivi dichiarati nell’annunciare il cambio nei vertici di FS, giusto poche settimane fa si parlava di rilancio e ammodernamento del trasporto ferroviario, sia per i collegamenti dei servizi a lunga percorrenza che per il trasporto regionale e dei servizi ai pendolari, facendo esplicito riferimento alla “cura del ferro”. Chiediamo di conoscere le modalità di attuazione dei programmi annunciati. Ad oggi, purtroppo, l’interesse rappresentato è quello delle imprese private e non dei cittadini Utenti del servizio e nulla di nuovo si intravvede nella gestione del servizio di trasporto passeggeri. La nuova direzione del gruppo F.S. e quelle delle Società controllate dal Ministero dei Trasporti, dimostrino di avere come obiettivo quello di garantire le norme, i diritti e gli interessi dei cittadini. Ci aspettiamo un cambiamento vero che non può e non deve essere un mero Slogan.
Per quanto esposto si avanza richiesta di audizione presso il Ministero competente.
In attesa di riscontro
Cordiali Saluti

In rappresentanza e per delega delle Associazioni e dei Sindacati aderenti al Movimento Popolare “IL FERRIBOTTE NON SITOCCA”: ORSA, USB, FAST, UGL, ANTUDO, CITTADINANZA ATTIVA, COMITATO PENDOLARI SICILIANI, CIUFER
Messina 05/09/18

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