Licata: 5000 contro Eni e le trivelle
Grande giornata di mobilitazione oggi a Licata contro le trivellazioni in mare e il progetto “offshore ibleo”. In Migliaia da Licata e da tutta la Sicilia hanno marciato contro il progetto coloniale di Eni. Presenti in piazza gli studenti di tutte le scuole di Licata.
Il corteo, organizzato dal comitato NoTriv di Licata, è partito alle 11.00 circa da piazza Attilio Regolo e ha invaso le strade della città in provincia di Agrigento fino a raggiungere la piazza antistante la sede del Comune. Tantissimi gli striscioni contro le trivelle e per la difesa del territorio, le bandiere Notriv e della Sicilia. E ancora tamburi, slogan e cori che hanno caratterizzato quella che è stata una grande giornata di lotta e di dignità del popolo siciliano.
Gia nel 2016 una con una grande manifestazione, sempre a Licata, i siciliani e le siciliane avevano detto no ad ogni tipo di progetto come questo e, più in generale, al modello si sviluppo imposto da Eni.
In particolare il programma “Offshore Ibleo” è finalizzato alla riapertura di due giacimenti marini già esistenti, Argo e Cassiopea, profondi 600 metri e a distanza di pochi chilometri dalle coste di Licata, di Palma di Montechiaro e dei popolosi insediamenti costieri. E la realizzazione di un gasdotto collegato direttamente alla raffineria di Gela. Eni torna a promettere lavoro, ricchezza, sviluppo ma chi era oggi in piazza sembra non credere più alle promesse della multinazionale di Stato e la vuole cacciare.
Inoltre i manifestanti considerano gravissimo il silenzio del presidente della Regione Nello Musumeci che in campagna elettorale e nei primi mesi del suo insediamento aveva dichiarato che tutela dell’ambiente e del territorio fossero obiettivi prioritari della sua politica. Emerge infatti la consapevolezza che oggi è, quanto mai, necessario riaffermare che a poter decidere dei territori e cambiarne le sorti è solo chi i territori li abita; i pescatori, i disoccupati, i precari, i giovani, gli studenti. Tutti coloro che non intendono emigrare, chiunque desideri vivere in un ambiente sano, dignitoso e indipendente dal capitale e dallo Stato Italiano.