Subito liberi gli arrestati in Catalogna!
Questa mattina, a Girona, la polizia nazionale spagnola ha eseguito l’arresto di militanti e attivisti di collettivi, sindacati e partiti indipendentisti catalani. Nello specifico hanno portato presso il commissariato di Girona almeno 11 persone tra cui due sindaci della Cup (Candidatura d’Unitat Popular) dei comuni della provincia di Girona, due attivisti del Comitato per la Difesa della Repubblica, una militante del Sindicat d’Estudiants dels Països Catalans (SEPC) e tre militanti del collettivo politico La Forja. Degli altri non si hanno ancora le generalità. L’accusa è quella di “disordini pubblici” e si riferisce a quanto accaduto durante la manifestazione dell’1 ottobre 2018, con il blocco dei binari della ferrovia dell’alta velocità.
Si pensa che nell’arco della giornata potrebbero essere altri gli arresti che verranno effettuati. Ne frattempo le organizzazioni politiche interessate dall’azione repressiva hanno già indetto una mobilitazione generale davanti il commissariato di Girona che sta avendo il massimo sostegno.
Dopo l’ondata di mobilitazioni per l’indipendenza che, più di un anno fa, ha interessato l’intera Catalogna, nell’ultimo periodo le forze indipendentiste sono tornate all’attacco proprio in occasione del primo anniversario del referendum dell’1 ottobre 2017. E sono ritornati in piazza nel giorno in cui si è svolto a Barcellona il consiglio dei ministri dello Stato Spagnolo, proprio per rispondere allo provocazione della delegazione arrivata da Madrid.
L’azione repressiva di oggi pare proprio la risposta disordinata di un governo che, anche se definito socialista, sicuramente non si muove in maniera differente da quello che ha sostituito alla guida dello Stato Spagnolo. Anzi, questo atteggiamento è proprio di chi ha paura. Paura del radicamento che i Comitati per la Difesa della Repubblica stanno costruendo e più in generale della capacità che questi hanno di portare avanti con successo l’alternativa indipendentista anti capitalista in Catalogna. Un alternativa che si materializza anche attraverso l’uso delle istituzioni comunali perché realmente sostenuta, oltre che dalle forze indipendentiste, dalla gente che ha deciso di non sottostare alle imposizioni dello Stato Spagnolo.
Per tutti questi motivi esprimiamo la nostra ferma solidarietà ai catalani e alle catalane che lottano per l’autodeterminazione e l’indipendenza della Catalogna. Libertà per tutti e tutte.
Antudo – Comitati territoriali per l’indipendenza della Sicilia