Sicilia: sciopero degli studenti, “Tutti a Roma il 23 marzo. Marcia per il clima. “
Migliaia di studenti siciliani oggi hanno aderito allo sciopero mondiale per il futuro. Palermo, Catania, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Ragusa, Siracusa, Corleone, Capo d’Orlando, Messina e Scicli sono queste le città dell’isola che oggi hanno ospitato le manifestazioni degli studenti durante il quale si è tornato a ribadire la necessità di fermare l’attuale modello di sviluppo predatorio e imposto.
A Catania gli studenti si sono radunati intorno alle 9 nei pressi della Villa Bellini, per dare inizio a un corteo numerosissimo che ha bloccato per ore intere la città.
Anche a Messina centinaia si studenti proveniente da tutte le scuole hanno invaso il centro portando in testa al corteo un striscione con scritto “ System change, not climate change”.
A Palermo, invece, il corteo è partito alle 10 da piazza Massimo e passando per via Maqueda e Corso Vittorio Emanule, è arrivato fino al Palazzo dell’Assemblea Regionale Siciliana. Sullo striscione portato in corteo dagli studenti si legge “Tutti a Roma il 23 marzo. Marcia per il clima. Umberto-Cassarà-Croce”, un invito all’azione e alla partecipazione.
Ludovica Di Prima, del Liceo Classico Umberto I di Palermo, dice che “Oggi è stato importante esserci, ma sarà altresì importante essere presenti ad un altro appuntamento. Il 23 marzo si svolgerà a Roma una marcia nazionale per il clima e contro le grandi opere inutili, una grande giornata di mobilitazione contro un modello di sviluppo che distrugge i territori e la vita di chi li abita. Non dobbiamo dimenticare infatti che mentre la catastrofe climatica, con tutte le sue conseguenze che già subiamo, si fa sempre più reale e vicina, i governi continuano a portare avanti dispendiosi progetti di opere non solo inutili ma anche nocive. Opere la cui attività va a incidere pesantemente proprio sulla salute del pianeta di cui abbiamo parlato insieme alle sue conseguenze, opere imposte dall’alto senza che peraltro la popolazione sia minimamente interpellata. Mentre i fondi pubblici vengono investiti per la realizzazione di mostri come il ponte sullo Stretto, muos, trivelle, inceneritori, discariche, poli industriali, le nostre scuole ci crollano addosso e un semplice temporale uccide famiglie intere. Fondi, dunque, che ci pare normale e giusto che debbano essere destinati per la messa in sicurezza dei territori e la qualità della vita dei cittadini”
Da Palermo, Augusta, Lentini, Catania e Messina partiranno dei bus organizzati per l’occasione. L’opposizione alle grandi opere inutili e al modello di sviluppo che rappresentano è una cosa che, come siciliani, ci riguarda da vicino. I politici e i potenti ci rendono il presente sempre più invivibile, ci strappano pezzi di futuro e dobbiamo cogliere ogni singola occasione per manifestare il nostro dissenso!
Di seguito il link utili per info sui pullman
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