I soldati hanno occupato la casa di Dio

I soldati hanno occupato la casa di Dio

I soldati hanno alzato le loro armi nella casa di Dio. Hanno spinto, hanno picchiato, hanno calpestato, nella casa di Dio.

C’era gente che pregava, ieri l’altro, nella cattedrale di Palermo.

E c’era gente che protestava, ieri l’altro, nella cattedrale di Palermo – non è una cosa nuova. Protestava contro chi predica il razzismo, e l’odio verso i poveri, i profughi, gli emarginati.

Ma i soldati non hanno riguardo verso chi protesta nella casa di Dio; i soldati non hanno riguardo verso chi prega nella casa di Dio.

Eppure, la casa di Dio, la cattedrale di Palermo, è luogo sacro, luogo dove si accoglie la disperazione e la speranza, la preghiera e la protesta, la pazienza e la rabbia.

Eppure, la casa di Dio è luogo dove le armi devono essere deposte, dove la violenza deve essere deposta.

Solo i soldati, solo i mercenari usano la violenza nella casa di Dio, arrivano a uccidere nella casa di Dio. Uccisero Romero nella casa di Dio, e non fu il solo.

Palermo è come il Sud America? Comandano i soldati nella casa di Dio a Palermo?

C’era chi pregava e c’era chi protestava ieri l’altro nella cattedrale di Palermo.

E magari gli uni e gli altri ripetevano le parole di papa Francesco.

Quelle parole di monito duro che Francesco ha usato contro ogni razzismo. Quelle parole di grande speranza che Francesco ha usato per aprire le nostre braccia e accogliere gli altri.

Forse le parole di papa Francesco non valgono in Sicilia? Forse le parole di papa Francesco non possono risuonare in Sicilia?

Un manipolo di soldati, una squadraccia di “bravi” si è schierata davanti le porte della casa di Dio per impedire l’accesso. Chi ne usciva aveva la testa china e lo sguardo furtivo: aveva paura. Nella casa di Dio a Palermo non c’è il timor di Dio ma la paura dei soldati. Questo è accaduto.

Neanche i soldati francesi osarono mai tanto.

Neanche i soldati spagnoli osarono mai tanto.

Neanche i soldati piemontesi osarono mai tanto.

I soldati di quest’Italia sì, loro non hanno riguardo.

Eppure, ogni uomo è sacro, quando entra nella casa di Dio.

Don Abbondio diceva che il coraggio uno non se lo può dare, se non ce l’ha. I preti di Palermo sono come don Abbondio? Sono complici dei soldati?

Il nostro cuore è colmo di speranza.

Antudo.

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