5 Luglio, Catania: presidio contro la mobilità 19/20
Il 5 luglio a Catania, Napoli e Pescara si terranno dei presidi organizzati dagli insegnanti che da anni lottano contro l’esilio forzato al nord generato dalla Legge 107/2015, Buona Scuola. Da poco si è discusso il piano di mobilità 19/20. Un piano che il Ministro dell’Istruzione ha ritenuto soddisfacente ma che, al contrario, non ha soddisfatto gli insegnanti meridionali. Nel comunicato fatto circolare dai comitati “Il Sud Conta” si legge: 《la mobilità appena espletata ha soddisfatto pochissime richieste rispetto a quelle pervenute, nonostante il Ministro dell’Istruzione declami il contrario. In realtà, molti docenti hanno chiesto un avvicinamento, rispetto alla Regione in cui si trovavano, per raggiungere più facilmente casa, prediligendo il Lazio e la Provincia di Roma o comunque province più vicine alle loro residenze》. Gli insegnanti di cui si parla sono coloro che a seguito dell’approvazione della Buona Scuola sono stati costretti a scegliere se perdere il posto di lavoro o andare a lavorare a 1500 km di distanza da casa. Una scelta che ha costretto molti a separarsi dalle famiglie e a sostenere spese altissime per affitti e biglietti aerei per tornare a casa quando possibile. La loro battaglia ha come obiettivo quello di riportare tutti gli insegnati meridionali in esilio a lavorare nella propria terra; condizione necessaria per permettere loro di vivere una vita normale. E ancora si legge nel comunicato: 《l’attuale condizione dei docenti meridionali, a distanza di quattro anni dall’entrata in vigore della Legge 107/2015 c.d. Buona Scuola, non ha subito variazioni. Si constata che la situazione di partenza dei docenti fuori sede (esiliati 107 ed immobilizzati ante legem), è notevolmente peggiorata: gravi sono le spese di vitto e alloggio fuori regione ed onerose quelle di viaggio, affrontate settimanalmente per ricongiungersi ai propri cari》. Alla luce di questo, nel comunicato viene proposto per punti un piano di rientro – Mobilità in nomina giuridica sulla quota 100, esitata dopo il 29 maggio, entro dicembre 2019 – Mobilitá straordinaria per un rientro massiccio dei docenti meridionali emigrati. In conclusione:《I referenti dei Comitati, inoltre, richiedono un incontro imminente con il Ministro dell’istruzione, con cui costruire un tavolo tecnico permanente, volto a risolvere definitivamente il problema dei docenti fuori sede. Certi della fondatezza delle nostre ragioni e dell’ingiustizia che continua a perpetrarsi a nostro danno, saremo presenti a Napoli, Catania e Pescara》.