Piano Battaglia: anche quest’anno impianti sciistici ancora fermi
Anche quest’anno è finalmente arrivata la neve sulle Madonie.
Anche quest’anno, però, la stazione sciistica di Piano Battaglia rischia di rimanere chiusa.
Ogni anno, sopraggiunto l’inverno, arrivano le stesse comunicazioni da parte della società che gestisce gli impianti sciistici di Piano Battaglia: 《Siamo rammaricati di dover comunicare ai tanti appassionati che non conosciamo ancora la data di apertura degli impianti e delle piste. Nostro malgrado siamo costretti a tenere fermi gli impianti di risalita.》.
Una storia che si ripete da anni e che ha ormai assunto la forma di una tragica barzelletta.
Nel 2015 viene risolto il problema della gestione degli impianti di risalita che vengono affidati alla Piano Battaglia srl. Non viene affidata, però, la gestione delle piste da sci, fondamentale per l’attivazione degli impianti di risalita. Senza la manutenzione e la messa in sicurezza delle piste, infatti, la stazione sciistica non può essere attivata. Per i primi due anni (le stagioni 16/17 e 17/18) la Piano Battaglia Srl accetta di farsi carico della piste tramite affidamento a titolo gratuito da parte dell’ex Provincia di Palermo.
Già a partire dall’anno successivo sorgono i primi problemi per via dei costi di manutenzione troppo elevati. Viene, così, annullata la convenzione fra Città Metropolitana e Piano Battaglia Srl e viene pubblicato un bando pubblico per il 《servizio annuale per la gestione delle piste di discesa dei sentieri di collegamento e dei sentieri naturalistici della Mufara, area sciabile attrezzata di Piano Battaglia in Petralia Sottana》. Nessuna ditta si presenta. La stagione sciistica è a rischio.
La disputa fra le parti è destinata a protrarsi nel tempo in un rimbalzo esasperante che non rende chiaro di chi sia effettivamente la competenza, se della ditta oppure della Città Metropolitana. Ogni anno vengono pubblicati i bandi che non vedono la partecipazione di nessuna ditta e allo scadere si procede per trattativa privata.
Durante la scorsa stagione invernale l’accordo con la Piano Battaglia Srl si raggiunge il 9 gennaio 2019. Di fatto, quando la stagione sciistica stava volgendo al termine.
Anche quest’anno si va in questa direzione. Siamo all’8 gennaio e ancora nulla di fatto. Solo 4 bandi di gara pubblicati dalla Città Metropolitana di Palermo andati deserti.
Alcune osservazioni.
Intanto, se la Città Metropolitana ritiene che non ci siano altre strade rispetto a quella pubblica, come può permettere che il primo bando di gara venga pubblicato il 5 Novembre, praticamente a ridosso dell’inizio della stagione? Com’è possibile che ci si riduca sempre all’ultimo e, dunque, a cercare la soluzione più approssimata?
Di tutte le dispute politiche e burocratiche fra le varie Istituzioni in causa, a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini. Primi fra tutti gli operai (18 operatori coinvolti direttamente e molti altri che con l’indotto lavorerebbero tra accoglienza e ristorazione) che si ritrovano puntualmente senza un’occupazione. E poi gli abitanti tutti delle Madonie privati della possibilità di usufruire di una delle stazioni sciistiche più suggestive della Sicilia e della possibilità di trarre vantaggio economico dal flusso di gente che il centro sciistico attira.
La stazione sciistica soffre peraltro di tutta un’altra serie di problematiche strutturali: pessima viabilità, assenza di una scuola di sci, mancanza di bagni pubblici e così via.
Ciò che maggiormente stupisce è che ad avere competenze sull’area di Piano Battaglia siano davvero tanti attori: la Piano Battaglia srl, diversi Comuni della zona, la città Metropolitana di Palermo, la Regione Siciliana. Ciò nonostante, nulla è mai stato promosso nella direzione della valorizzazione di quest’area. Solo qualche lamentela che arriva tra l’altro sempre con grandissimo ritardo.
Lo stesso presidente della Regione, Nello Musumeci, che lo scorso Novembre ha svolto un sopralluogo nella zona, si è “stupito” – anche lui fuori tempo massimo – delle condizioni disastrose in cui versa.
《Da qui al prossimo anno dobbiamo mettere in sicurezza le strade, realizzare le opere necessarie alla stazione sciistica e alla fruizione del territorio così come degli impianti in inverno e in estate da parte dei turisti》- queste le sue dichiarazioni.
Intanto siamo a Gennaio del “famoso” prossimo anno e la stazione sciistica rimane, ancora una volta, chiusa.