A19: camion fuori strada sul tratto alternativo

A19: camion fuori strada sul tratto alternativo

Questa mattina il traffico lungo l’autostrada A19 Palermo – Catania si è intensificato a causa di un camion uscito fuori strada nei pressi del centro abitato di Resuttano.

Dal 20 Dicembre l’Anas ha chiuso il tratto di autostrada che va dallo svincolo di Resuttano a quello di Ponte Cinque Archi al transito dei mezzi pensanti, i quali sono stati dirottati lungo le strade che attraversano i centri abitati della zona. La chiusura è dovuta al pericolo di crollo del viadotto Cannatello.
Gli abitanti delle Cinque Valli, da subito, avevano lamentato il continuo passaggio di Tir e mezzi oltre le 3,5 tonnellate nelle loro strade e segnalato il pericolo.

A lamentarsi della deviazione, però, non erano stati solo gli abitanti, ma anche gli autisti dei mezzi pesanti. Le condizioni delle provinciali da percorrere versano in uno stato fatiscente e non risultano per niente adatte al passaggio dei camion. In alcuni punti, soprattutto in caso di pioggia, si creano delle profonde e pericolose pozze a causa del fango.

L’Anas non ha fatto in tempo a comunicare che questa situazione potrebbe continuare fino – e forse oltre – il 20 luglio, che il prezzo da pagare si è presentato.
Stamattina, verosimilmente a causa della presenza di fango lungo la carreggiata, un camion è uscito fuori strada.

 

 

 

 

 

 

Ciò mette in luce – qualora ce ne fosse ancora bisogno – le disastrate condizioni della viabilità in Sicilia e l’impatto che hanno sulla vita e sulle attività delle comunità locali.
La maggior parte degli scambi economici nell’Isola sono possibili solo se viene garantita e resa sicura l’accessibilità a queste autostrade.
Se il loro ruolo è, dunque, centrale, non è possibile accettare l’inadempienza degli Enti preposti e, soprattutto, la non curanza della Regione Siciliana che sta a guardare mentre la situazione infrastrutturale – già drammatica – peggiora.
Intanto, si continuano a contare i disagi e gli incidenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *