Messina, Disoccupati Organizzati: «le risorse ci sono, fateci lavorare»
Ieri mattina, a Messina, un gruppo di disoccupati si è dato appuntamento per riqualificare un’area della città. Si sono visti davanti al Museo Regionale e hanno pulito tutta l’area adiacente. Vogliono mandare un messaggio chiaro all’amministrazione comunale e alla società Messina Servizi: «vogliamo lavorare, le risorse ci sono ma non vengono utilizzate e c’è anche bisogno di gente da mettere a lavoro al servizio della città. In più, le poche risorse vengono utilizzate per dare appalti a ditte private che non sono del territorio e che non fanno lavorare Messinesi».
Sono uomini e donne che vivono in difficoltà economica, alcuni di loro portano avanti la lotta per il diritto alla casa. Hanno fatto un corso e sono a tutti gli effetti operatori ecologici. Dopo tre mesi di lavoro con la Messina Servizi a 350 euro al mese, sono stati scaricati. E il nuovo bando per accedere ai pochi posti di lavoro messi oggi a disposizione non gli permette di partecipare. Sono stati tagliati fuori.
Hanno avviato una giornata di riqualificazione del territorio per far vedere che la società che si occupa del servizio di pulizia e raccolta rifiuti mente quando afferma che la città è pulita e che il lavoro è svolto con ottimi risultati. E lo hanno fatto vedere pulendo proprio una zona della città diventata praticamente una piccola discarica a cielo aperto. E, tra l’altro, davanti a un sito culturale e artistico simbolico per la città di Messina e per la Sicilia.
In una nota dei Disoccupati Organizzati viene riferito che: «al centro delle richieste che facciamo ci sono percorsi di formazione e realizzazione di progetti utili ai territori e alla comunità che mettano al centro la garanzia del lavoro e di un reddito. Lavoro da fare ce n’è – continuano – e disoccupati anche. Basterebbe incrociare la domanda e l’offerta e ampliare un ragionamento serio sulle politiche del lavoro».
Il 28 febbraio si terrà un tavolo tecnico con la Giunta Comunale. In quella sede verranno nuovamente presentate le proposte che in tutti questi mesi gli ex lavoratori dei cantieri di servizi hanno portato avanti.