Graduatoria dei redditi: comuni siciliani in fondo alle classifiche
Pochi giorni fa un’indagine sui redditi ha rilevato che i comuni dell’entroterra siciliano si attestano tra i più poveri del paese. L’analisi dei dati è stata affidata alla start-up di studi economici Twig che ha elaborato una mappa virtuale sulla base della graduatoria dei redditi. Non si tratta certo della prima graduatoria che vede i redditi dei siciliani posizionarsi al fanalino di coda. In molte analisi e da tanto tempo alla Sicilia è riservata questa collocazione in questa tipologia di classifiche.
Sulla base dei dati forniti da Ministero dell’Interno e Istat, il Centro Studi Sintesi rende noto che il reddito medio nazionale per contribuente nel 1999 era di poco più di 13 mila euro, mentre nel 2007 si attesta 16.249 euro. Ben diverso appare invece lo scenario siciliano, nel quale il reddito medio passa da 10.544 euro del 1999 a 11.833 euro del 2007, registrando dunque non solo evidenti discrepanze rispetto alla media nazionale ma anche una variazione in positivo inferiore rispetto alla penisola. Anche secondo statistiche recentissime la media siciliana è ben al di sotto di quella nazionale, meno di 15.305 euro contro i 20.690 di tutto il paese. Questi dati tuttavia ci dicono che la ricchezza esiste e abita da qualche parte: ma dove? Abita a Portofino, a Basiglio, a Cusago. Abita in generale nel nord lombardo nel quale in media un cittadino percepisce un reddito di 7000 euro superiore a quello di un cittadino siciliano. Il dato che emerge da questa recentissima pubblicazione di Twig invece riguarda non le differenze nord-sud, Sicilia-Italia, ma le variazioni all’interno dello stesso territorio siciliano in termini di distribuzione della ricchezza. Mentre nelle grandi città siciliane i redditi tendono ad avvicinarsi alla media nazionale (mai raggiungendola), l’entroterra continua a vivere un processo di depauperazione e desertificazione economica che si legge anche attraverso questo genere di dati: a Mazzarone, piccolo comune di poco più di 4000 abitanti e settimo comune più povero su scala nazionale, il reddito medio è di poco più di 7000 euro annui. Questa condizione è comune a molti piccoli comuni siciliani, e questa tendenza pare sia in crescita. Lo riassume bene Adam Asmundo delle fondazione Res (Istituto di Ricerca su Economia e Società in Sicilia) quando afferma che, stando ai dati registrati dal 2008 in poi, quello che sembra essere in atto è un processo di depauperazione generale che rende i poveri sempre più poveri ed i ricchi sempre più ricchi.
Non sembra molto rilevante dunque che le percentuali delle grandi città ci parlino in alcuni casi di piccolissime “isole felici”, dal momento che invece questi dati economici sono lo specchio di una tendenza generalizzata all’impoverimento che attraversa il cuore del territorio siciliano, essendo influenzata ed influenzando a propria volta il tessuto economico, sociale e demografico.
Immagine da: http://www.chefuturo.it/2016/08/chiriatti-disuguaglianza-impresa-capitale/