Maggio a Caltagirone: il mese dei fiori e degli agricoltori

Maggio a Caltagirone: il mese dei fiori e degli agricoltori

In questo periodo dell’anno si tiene da anni la famosissima infiorata di CaltagironePurtroppo quest’anno, a causa dell’emergenza, tale celebrazione non potrà avvenirePer sopperire vi raccontiamo qui in cosa consiste. 

Questo evento vede come protagonista la bellissima scalinata di Santa Maria del monte. Questa è composta da ben 142 gradini decorati con mattonelle in maiolica, tipica della produzione caltatina. In onore alla Madonna Maria SS. di Conadomini, compatrona della città, questa magnifica scalinata viene adornata con piante e fiori variopinti.


Le composizioni che vengono create sono
diverse ogni anno. Esse sono il frutto di una lunga progettazione compiuta dal personale comunale e, tal volta, dai cittadini stessi, molto legati a questa tradizione.

L’allestimento resta poi per un mese sui gradini della scalinata, permettendo ai visitatori di ammirarlo per tutto il periodo primaverile.

 

La madonna di Conadomini

 

I calatini sono molto legati alla raffigurazione della madonna di Conadomini.  L’immagine sacra della Vergine Maria fu portata a Caltagirone nel 1225 dalla famiglia Campochiaro, in fuga da Lucca poiché guelfa.

La vergine è raffigurata seduta con in braccio il bambino Gesù, ed è avvolta in un manto trapuntato di stelle.


Celebrazioni

 

Nel 1644 la madonna venne proclamata compatrona della città. Ciò diede inizio alla festa in suo onore, che viene celebrata alla fine di Maggio nello stesso periodo in cui è allestita l’infiorata, e che da secoli coinvolge tutti gli abitanti.

 

In particolare veniva e viene tutt’oggi festeggiata dagli agricoltori, che sono soliti chiamarla Madonna del Pane”.

 

La celebrazione viene preceduta da un corteo, durante il quale gli agricoltori locali sfilano su muli, cavalli e carretti, ma anche trattori, automobili e camion.

 

La sfilata prende il nome de A Rustedda, dal nome della pianta con cui i mezzi degli agricoltori vengono adornati. A Rustedda è una pianta profumata (Cistus salvifolius) legata alla tradizione della città per via dell’uso che ne facevano i ceramisti per accendere i propri forni.

Alla testa della processione viene portato u triunfu: un’insieme di stendardi che accompagnano l’effige della madonna. Alla fine del corteo verranno donate alla vergine delle offerte provenienti dalle colture degli agricoltori, affinché questabenedica la nuova stagione agricola.

 

 

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