Emma Dante a Samonà: «non condivido il mio lavoro con lui»
Emma Dante, attrice e regista teatrale siciliana, ha disertato il saggio conclusivo dei suoi allievi per la presenza del neoassessore leghista dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Da quando Musumeci ha nominato il leghista Alberto Samonà ad assessore regionale, tante figure del mondo dello spettacolo e dell’arte siciliana hanno espresso il proprio disappunto. Lo hanno fatto tanti comici attraverso simpatici video social, come Roberto Lipari, I Sansoni, Stefano Piazza. Anche dal mondo del teatro sono arrivate tante voci di dissenso. È il caso, per esempio, di Salvo Piparo ed Emma Dante. Quest’ultima, in particolare, ha scelto di non presenziare al saggio conclusivo dei suoi allievi proprio perché durante quell’incontro ci sarebbe stato il neoassessore Samonà.
Le sue parole
I miei allievi stasera si sono diplomati, ora sono attori e attrici. Gli auguro tutto il bene. Purtroppo non ho potuto assistere dal vivo al saggio conclusivo a Palazzo Riso di Palermo perché mi era stata annunciata la presenza del neoassessore leghista regionale ai Beni culturali e della Identità siciliana, Alberto Samonà, nei confronti del quale nutro un unico desiderio: le sue dimissioni. Per questo motivo non volevo condividere con lui il mio lavoro ma non volevo neanche compromettere il saggio dei miei allievi e quindi ho fatto un passo indietro. Il saggio è andato benissimo, ma io non c’ero. mi dispiace moltissimo! Credo sia importante prendere una posizione nei confronti di chi dovrebbe rappresentare la cultura della nostra amata sicilia ma ha mostrato simpatie naziste. Scusate ma non ce l’ho fatta!
Samonà deve dimettersi!
La scelta di far entrare un leghista nel governo della Regione Sicilia è inaccettabile. Lo è soprattutto perché va contro la volontà dei siciliani. Migliaia di cittadini hanno espresso la propria contrarietà in svariati modi.
Che il NO categorico alla Lega e a Samonà arrivi dal mondo della cultura dovrebbe far riflettere ancora di più, visto che il neoassessore dovrà proprio gestire questo ambito. Biblioteche, teatri, musei e altri luoghi dell’arte siciliana sono finiti nelle mani del partito del Nord. Nelle mani di un soggetto che ha usato la cultura, e in particolare la poesia, per inneggiare alle SS e al nazismo.