Caltanissetta, proteste dei detenuti: pochi colloqui settimanali
Non si fermano le proteste nelle carceri siciliane. A Caltanissetta, i detenuti del reparto Alta Sicurezza della Casa Circondariale locale stanno portando avanti una dimostrazione contro la carenza di colloqui con i familiari regolarmente garantiti.
Diritto alle visite dei familiari non garantito
I detenuti del reparto Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Caltanissetta sbattono oggetti contro le inferriate delle celle. La contestazione dura da due giorni ed è ripresa anche oggi all’alba. Le ragioni della protesta sono da ricercare nella carenza di colloqui con i familiari garantiti ai detenuti. L’associazione Antigone per i diritti e le garanzie del sistema penale dichiara infatti che il carcere concede scarsi rapporti con l’esterno. Le visite con i propri familiari avvengono solamente due giorni alla settimana. Due giorni che non bastano di certo a coprire le visite di tutti i detenuti.
Ma questi non sono gli unici problemi della struttura. La Casa Circondariale, costruita nel 1905, versa oggi in condizioni fatiscenti. L’istituto presenta inoltre una carenza di strutture educative, spazi per la socialità angusti, celle obsolescenti.
Le cause delle proteste non possono essere ricercate (e giustificate) solo sottolineando la carenza di organico penitenziario. I detenuti devono godere di tutti i diritti fondamentali: vivere in spazi sicuri, ma anche poter ricevere visite dai propri cari.