Catania: gli studenti ottengono la proroga del pagamento per gli irregolari
Ieri mattina, durante l’incontro con il Rettore dell’Università degli studi di Catania, gli studenti che da settimane protestano per ottenere la posticipazione del pagamento al contributo per gli studenti irregolari hanno ottenuto la tanto richiesta proroga.
La mobilitazione
La protesta, che nasce proprio dal provvedimento preso dall’Università di Catania che prevede l’anticipazione del pagamento per la tassa per i fuori corso, è partita sotto forma di petizione circa due mesi fa. Gli studenti, venuti a conoscenza della decisione dell’ateneo catanese, hanno organizzando assemblee e momenti di confronto con lo scopo di evidenziare le problematiche che questa decisione avrebbe portato a molti giovani.
In effetti, sommando ai soliti 156 euro di tassa d’iscrizione altri 200 euro di tassa fissa – e quindi non alterabile in base all’ISEE – per chi risulta iscritto per più di 3 anni, la spesa che le famiglie siciliane, già particolarmente provate dalla crisi economica, devono affrontare risulta notevole. Gli studenti non volendo rinunciare alla propria iscrizione hanno dunque deciso di andare contro questa scelta fatta solo per mantenere in equilibrio i bilanci dell’ateneo.
«Da decenni si incentiva un sistema universitario che tende a elitarizzare il diritto allo studio, attraverso i test d’ingresso e le tasse come quella per cui oggi siamo in piazza. Vogliamo limitare il più possibile questa tendenza. Sappiamo benissimo che per uno studente di fascia popolare l’imposizione di pagare fin da subito sia la tassa d’iscrizione che il contributo per fuori corso significa non avere la possibilità di iscriversi all’università, dunque rinunciare al diritto allo studio».
I risultati raggiunti
Dopo essere scesi in piazza il 22 settembre e aver ottenuto un primo inconcludente incontro con il Rettore, gli studenti sono tornati al rettorato per chiedere un dialogo tra tutti gli studenti che si sono attivati per la mobilitazione e il direttore dell’ateneo catanese.
Quest’ultimo, pressato dalla mobilitazione studentesca, si è preso 24 ore di tempo per rimangiarsi le parole dette durante il primo incontro e cercare un modo per andare incontro alle richieste degli studenti.
«i primi no del Rettore non ci hanno fermati. Noi, a differenza dei rappresentanti, abbiamo fiducia nella mobilitazione studentesca e nella sua forza» – continuano gli studenti.
L’incontro di ieri sembra essere stato più fruttuoso del precedente. Il Rettore si è infatti impegnato a pubblicare un decreto per il prolungamento dei termini per il pagamento della tassa d’iscrizione e per il contributo per gli studenti irregolari al 30 Novembre e per il rimborso della tassa per gli irregolari risultanti assegnatari di borsa di studio E.R.S.U.