Ribera: l’ospedale da difendere

Ribera: l’ospedale da difendere
Il decreto Balduzzi, decreto-legge n. 158 del 13 settembre 2012, prevede la revisione della rete sanitaria nazionale sulla base del taglio alla spesa pubblica. A causa di questa legge, l’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera era destinato a chiudere battenti il 31 dicembre 2020.

 

Le lotte dei cittadini di Ribera

I primi passi per la difesa e la tutela dell’ospedale F.lli Parlapiano sono stati mossi dai rappresentati del meet up del Movimento 5 stelle di Ribera, sostenuti dalla presidentessa della Commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo. Diverse, infatti, sono state le audizioni richieste in Assemblea Regionale, oltre che gli incontri e le assemblee cittadine. Da queste si è arrivati alla redazione di un primo documento, firmato da dodici sindaci del circondario, che ribadiva la necessità di mantenere aperto il presidio sanitario riberese.

Il punto 9.2.2 del decreto Balduzzi, tra l’altro, garantisce alle regioni di prevedere una deroga per quei territori che vivono particolari situazioni di disagio. La zona di Ribera è caratterizzata da una rete infrastrutturale che non permette spostamenti – soprattutto nei casi di emergenza – veloci; non è per nulla semplice raggiungere ospedali a distanza di decine di chilometri.

Le lotte per garantire un futuro al nosocomio riberese non hanno ancora scalfito il silenzio dell’amministrazione regionale che si è dimostrata sorda alle richieste. Il reinserimento dell’ospedale nella rete delle strutture in attivo avrebbe rimesso in discussione tutto quanto il decreto Balduzzi. Nonostante le varie rimostranze a livello regionale, non si è smesso di ribadire, soprattutto alla luce dell’esperienza pandemica Covid-19, l’importanza del presidio ospedaliero F.lli Parlapiano, per il paese, ma anche per gli altri paesi della zona dei monti Sicani.

 

Gli impegni della Regione

A seguito dell’emergenza sanitaria, la Regione ha richiesto che fossero individuate delle strutture, già esistenti, da destinare alla rete dei Covid Hospitals. E per quanto possa apparire controverso, questa è stata colta come un’opportunità per rimandare la chiusura dell’ospedale. I fondi che dovrebbero arrivare riqualificherebbero un ospedale lasciato all’abbandono. Per queste ragioni i deputati regionali Giovanni Di Caro e Matteo Mangiacavallo hanno presentato una mozione che chiede di includere il centro ospedaliero di Ribera nella rete dei Covid Hospitals. Oltre questo, però,  è stata chiesta la riconversione in un centro regionale specializzato in malattie infettive, per poter garantire la piena efficienza della struttura ed evitare il declassamento del pronto soccorso in Pte (presidio territoriale di emergenza). La mozione, avallata dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, garantisce l’inserimento dell’ospedale F.lli Parlapiano di Ribera nella rete dei Covid Hospitals con una conseguente riqualificazione della struttura che prevede: dieci posti letto di terapia intensiva, dieci di sub intensiva e quaranta di degenza ordinaria. Dunque, a seguito di tale provvedimento, il centro ospedaliero di Ribera è stato salvato anche dall’incuria e dal disinteresse delle amministrazioni che negli anni si sono susseguite.

Quello che adesso ci aspettiamo è che il governo regionale non faccia marcia indietro e rispetti gli impegni presi.

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