”Stop al numero chiuso”, approvato il disegno di legge all’ARS
La Commissione Cultura dell’ARS ha votato all’unanimità l’abolizione del numero chiuso. L’approvazione di questo disegno di legge potrebbe fintamente garantire il diritto allo studio a migliaia di studenti.
La proposta
Il disegno di legge del Deputato regionale Totò Lentini (Ora Sicilia), è stato approvato con un sì unanime dalla Commissione Cultura dell’ARS. Il ddl propone l’abolizione definitiva del ”numero chiuso” nell’accesso a tutte le facoltà universitarie. Come risaputo, il numero chiuso – in particolare, per la facoltà di Medicina – limita ogni anno l’accesso a numerosi Corsi di Studio, con conseguenze gravissime per il sistema universitario e per la vita accademica degli studenti.
L’Assemblea Regionale Siciliana ha facoltà di richiedere al Parlamento nazionale di legiferare su tutti gli argomenti e le problematiche che riguardano la Sicilia. È di questa facoltà che si avvale il ddl, che dovrà prima essere approvato in Sala d’Ercole, per poi essere eventualmente trasmesso alle Camere. Un percorso molto lungo, segnato però da un inizio positivo con l’approvazione in Commissione Cultura.
L’emergenza sanitaria e il ”numero chiuso”
Ogni anno, nel mese di Settembre, circa sessantamila giovani tentano i test d’ingresso delle facoltà di Medicina e Chirurgia. A causa del ridotto numero di posti disponibili, solo un partecipante su cinque riuscirà a immatricolarsi. Quest’anno, a Palermo le richieste per accedere alla facoltà di Medicina sono state 2.900, a fronte di 420 posti disponibili.
La pandemia globale ha dimostrato tutta la fragilità della sanità pubblica. Il sistema sanitario siciliano si è trovato sull’orlo del collasso. In alcune aree è, di fatto, collassato e – con questa seconda ondata – la situazione continua a peggiorare di giorno in giorno. Carenza di personale medico, mancanza di posti letto, chiusura progressiva dei reparti. Queste sono le difficoltà a cui il governo nazionale e regionale devono necessariamente rimediare. Nonostante l’evidente carenza di personale medico e sanitario riscontratasi in questo periodo di emergenza, i posti di accesso alla Facoltà di Medicina sono ancora estremamente limitati. Lo sono, soprattutto, per l’accesso ai Corsi di Specialistica. Se è necessario un sistema sanitario più solido, una prima soluzione è quella di aprire le porte delle facoltà medico-sanitarie a chi abbia voglia di intraprendere questo percorso.
La lotta per il diritto allo studio
Il numero chiuso viene puntualmente contestato dagli studenti siciliani. Da Palermo a Catania, gli universitari hanno sempre manifestato il loro dissenzo contro le limitazioni del sistema universitario, sempre più definanziato dalle leggi nazionali e sempre più elitario. Di fronte all’approvazione del ddl, possiamo soltanto affermare che qualcosa potrebbe cambiare. Il disegno di legge porterebbe tantissimi vantaggi: garantirebbe nuove opportunità per i giovani, qualificherebbe la forza lavoro e rispondere alle esigenze del sistema sanitario in crisi. Adesso la palla passa all’Assemblea Regionale. Ci auspichiamo che, in tempi brevi, tutti i parlamentari siciliani facciano la scelta giusta