Anche da Calatafimi-Segesta arriva il NO al deposito radioattivo
Pubblichiamo il comunicato dell’associazione civica Amunì di Calatafimi-Segesta, comune selezionato come potenzialmente idoneo a ospitare un deposito nazionale di rifiuti radioattivi.
Questa mattina con grande rabbia e stupore abbiamo appreso che nella notte tra il 4 e il 5 gennaio è stata pubblicata la mappa delle aree che potranno ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani, la cosiddetta Cnapi, Carta delle aree potenzialmente idonee. Tra lo sgomento generale ci siamo accorti che tra i possibili 67 siti individuati vi sono addirittura 4 aree in Sicilia e una fra queste è proprio all’interno del Comune di Calatafimi Segesta, Città in cui viviamo.
Abbiamo subito iniziato a ricercare più informazioni possibili e abbiamo recepito che nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione del 5 gennaio parte la «consultazione pubblica». Le Regioni, gli enti locali, le associazioni, i comitati e i soggetti interessati potranno formulare le loro osservazioni alla Sogin. Bisognerà raccogliere quindi il consenso delle comunità interessate e delle istituzioni locali. La consultazione pubblica durerà in tutto quattro mesi, compreso anche il «seminario nazionale» che Sogin dovrà organizzare, e una successiva rielaborazione di tre mesi che darà luogo alla «Carta nazionale delle aree idonee». Poi si passerà alla fase delle «manifestazioni di interesse» dei territori. Una volta individuato il sito, serviranno quattro anni per la costruzione.
Senza perder tempo ci siamo mobilitati a lanciare una petizione con l’intento di bloccare quella che noi definiamo una possibile pazzia! Chiediamo quindi a tutte le realtà territoriali (politici, associazioni, comitati, singoli cittadini) di unirsi a noi in questa raccolta firme per presentarla, prima della scadenza della consultazione pubblica, affinché possa gridare ad alta voce il NO DI TUTTO IL TERRITORIO al deposito di rifiuti radioattivi sia a Calatafimi Segesta, sia in tutti gli altri comuni interessati del territorio siciliano.
La Sicilia tutta è una terra di grande valore archeologico, turistico, paesaggistico e agricolo. Vi sono territori ad alto rischio sismico e farne un deposito di rifiuti radioattivi riteniamo sia di una gravità indescrivibile. È il momento di creare un fronte comune e compatto con l’unico obiettivo di salvaguardare la nostra terra!
Invitiamo a firmare e condividere il più possibile la petizione con i seguenti hashtag:
#nonellamiaisola #noscoriecalatafimisegesta #noscorieinsicilia