Sciopero degli operatori del 118: manifestazione a Palermo
Centinaia di operatori provenienti da tutte le province siciliane si sono ritrovati oggi in Piazza del Parlamento per rivendicare i loro diritti.
Operatori in prima linea senza garanzie
Dopo mesi di mobilitazione e diverse proteste davanti al Palazzo della Regione, oggi gli operatori del 118 di tutta la Sicilia hanno scioperato per rivendicare i loro diritti che, in questo periodo pandemico, sono stati messi in secondo piano. Lasciati senza dispositivi di protezione individuale, con carenza di personale e mancanza di formazione per molti operatori. Ma non solo. Gli operatori rivendicano il riconoscimento di “indennità di rischio biologico”, il nuovo contratto di servizio con la S.E.U.S (Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria) – la società che si occupa di gestire il servizio in Sicilia – e il disegno di legge Areu per l’istituzione dell’azienda regionale emergenza urgenza della Sicilia che si è arenato all’Ars.
La manifestazione di oggi
La manifestazione di oggi a Piazza del Parlamento è indetta dai sindacati Confintesa sanità, Fials-Confsal, Fsi-Usae, Cobas e Mud 118 Sicilia. Centinaia di operatori sono arrivati da Caltanissetta, Siracusa e Catania. Tutti indossavano la loro divisa da lavoro per enfatizzare, semmai ce ne fosse bisogno, l’urgenza che dovrebbe avere la Regione nel riconoscergli un contratto di servizio, corrispondergli gli istituti contrattuali come scatti di anzianità, i buoni pasto e gli avanzamenti di livello anche agli autisti in servizio sulle ambulanze. Gli operitori ci hanno tenuto a sottolineare che il servizio oggi non è stato interrotto. Alle 12:30 i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali di categoria sono saliti a Palazzo dei Normanni per un tavolo tecnico con l’Assessore alla Salute.