A Palermo presidio per il diritto alla casa.
“Blocchiamo gli sfratti e gli sgomberi”, riporta lo striscione che le famiglie di corso Pisani hanno esposto durante il presidio sotto la sede dell’assessorato alla Cittadinanza sociale del Comune di Palermo.
Sono famiglie in difficoltà economica con minori, quelle che oggi pomeriggio hanno deciso di chiedere un incontro con l’assessore Mattina, le stesse che da mesi occupano uno stabile. Lo stabile in questione è sotto sequestro e quindi gestito dal tribunale di Palermo. Sono senza casa e non possono permettersi di pagare un affitto e quindi si sono visti costretti a occupare uno dei tanti palazzi abbandonati della città. In questo modo hanno trovato sicuramente una soluzione immediata al problema che vivono. Il tribunale ha più volte provato a sfrattare gli occupanti ma questi, insieme al Fronte di lotta per la casa, sono riusciti tutte le volte a imporsi e bloccare lo sfratto. Hanno inoltre chiesto che venisse loro concesso di restare nello stabile pagando un affitto di indennità ma questa proposta è stata rifiutata dalla controparte. Ancora oggi queste famiglie sono costrette in una situazione di precarietà e di insicurezza. La situazione che vivono queste famiglie, però, è prassi anche per molti altri palermitani e palermitane. Attraverso questo presidio infatti si chiede all’assessorato di affrontare veramente il tema dell’emergenza abitativa a Palermo.
Salvatore Genovese del Fronte di lotta per la casa dice: «Per molto tempo la lista d’emergenza abitativa è rimasta bloccata e dopo anni di lotta finalmente il Comune ha deciso di sanare le occupazioni di case, con l’intento di risolvere il disagio di centinaia di famiglie. Tutto questo però ancora non basta. La sanatoria prevista, continua Genovese, lascia comunque fuori molte persone, come gli occupanti di Corso Pisani. Queste famiglie infatti occupano uno stabile che non è di proprietà comunale e non rientrerebbero nella lista di coloro che potrebbero usufruire della sanatoria, rischiando uno sgombero. Chiediamo che il Comune si prenda carico di queste famiglie bloccando gli sgomberi e trovando per loro una soluzione dignitosa e stabile».
I senza casa che oggi hanno dato vita a questa manifestazione sembrano determinati ad andare avanti e continuare a lottare per il diritto alla casa di tutti. Uno degli slogan che più di tutti è risuonato, infatti, dalla piazza diceva “Prima la casa per tutti, poi le vostre leggi”.