Amministrative in Sicilia: flop della Lega Nord
Amministrative 2020. Non è facile dare già adesso una lettura chiara e lineare dei risultati delle tornata elettorale appena conclusa. L’unica cosa che si può dire con certezza è che Salvini ha perso la scommessa in Sicilia. La Lega Nord ha subito una sonora batosta.
Su 60 comuni al voto, il partito di Salvini compariva sulla scheda elettorale solo in 12. In dieci comuni in coalizione con liste civiche e/o partiti del centro-destra. Due i comuni in cui sosteneva da sola un candidato sindaco: Enna e Agrigento.
Flop nelle piazze e nelle urne
Tutto lo sforzo fatto da Salvini negli ultimi mesi non è evidentemente bastato. Niente da fare: la Lega Nord non ha passato l’esame delle amministrative siciliane.
La percentuale più alta è stata presa a Milazzo, il 6,5%. Per il resto, le percentuali prese dal partito del Nord sono irrisorie; in alcuni casi molto sotto la soglia dello sbarramento. Diverte soprattutto il risultato della lista composta insieme a Diventerà Bellissima nel comune di Augusta: si ferma al 3%.
Numeri molto lontani dalle percentuali di consenso che vengono attribuite nei sondaggi nazionali a Salvini. Ma, soprattutto, molto lontani da quelli che gli sono stati attribuiti in Sicilia per giustificare la nomina di Samonà. Ricordiamo ancora le parole di Musuemci che diceva: «la Lega in Sicilia è al 20%».
Se dovessimo fare un veloce paragone con le percentuali prese alle ultime Europee, potremmo tranquillamente dire che la Lega in Sicilia non esiste. Si è passati da percentuali abbondantemente sopra il 10% – fino ad arrivare al 20% – a percentuali abbondantemente sotto il 5%.
La Sicilia non si Lega
Dunque, dopo il flop delle piazze, registrato anche sabato scorso a Catania – «la Pontida del Sud» – Salvini e la Lega Nord hanno portato a casa un flop elettorale alle amministrative. Un fallimento che è anche del commissario Candiani e dei due deputati rimasti all’Ars con la casacca leghista.
Un fallimento che conferma la totale mancanza di radicamento della Lega in Sicilia, ancora oggi in vita solo grazie alle consuete pratiche del trasformismo politico. Salvini dovrà farsene una ragione: la Sicilia non si Lega.