Amministrative 2021, Antudo Lentini: «TERRA sarà la nostra lista civica»

Amministrative 2021, Antudo Lentini: «TERRA sarà la nostra lista civica»
Amministrative 2021. Il Comitato Territoriale Antudo-Lentini propone la costituzione di una lista civica dal nome “TERRA” per le elezioni comunali di maggio 2021. Chiedono a tutti i cittadini di collaborare fattivamente alla costruzione di questo percorso, che si pone come obbiettivo quello di rompere con i soliti schemi della politica.
Segue la lettera aperta rivolta a tutti i cittadini e le cittadine lentinesi.

 

Terra

Cittadini e cittadine di Lentini abbiamo lanciato la proposta di costruire una lista civica capace di rispondere alla crisi sociale che sta distruggendo il nostro territorio. Prenderemo, quindi, parte alle elezioni comunali del maggio 2021 con una nostra proposta per la sindacatura e con un nostro programma.
La nostra lista sarà “TERRA”. Non abbiamo nessuna intenzione di allearci con i movimenti politici o i partiti cittadini, che riteniamo essere – nel loro insieme – la causa prima dello stato disastroso in cui versa il nostro territorio.
Tutti – eccetto nessuno – ci hanno preso in giro con promesse mai mantenute, con proposte oscene di sviluppo, con presuntuosi “cambi di rotta” che non ci sono stati.

Tutti – eccetto nessuno – in un modo o nell’altro hanno contribuito al dissesto finanziario, all’abbattimento dei servizi pubblici, all’impoverimento del tessuto economico, all’aumento delle povertà, all’inquinamento del nostro territorio. Eppure nessuno se ne prende le responsabilità, nessuno si sente in qualche misura colpevole e tutti insieme si ripresentano con la solita faccia tosta a chiedere voti.
Nessun amministratore – di ieri e di oggi – ha mai avuto il coraggio e l’onore di chiedere scusa, di rompere i circoli viziosi delle burocrazie, di porre dei limiti alla fame insaziabile degli affaristi e delle compagnie del profitto, di azzardare procedure amministrative vicine ai bisogni del territorio e dei suoi abitanti.
Nessun amministratore – di ieri e di oggi – ha voluto e saputo rispondere alle urgenze degli abitanti dei quartieri cittadini e delle campagne.

 

Cacciare chi ha fallito

Gli amministratori – di ieri e di oggi – hanno trattato la comunità come un insieme di “clienti” di malandati servizi (con distinzione tra clienti ricchi e clienti poveri); trasformato il Comune in esattore di tasse e gestore delle politiche nazionali predatorie, che con sfacciataggine chiamano “di rigore”; lasciato che il nostro territorio diventasse un’enorme discarica. Sono stati succubi e corresponsabili delle diverse burocrazie istituzionali e dei partiti che hanno abbandonato le politiche del lavoro, ridotto i Comuni in bacini di manodopera da esportare e offerto i territori alle speculazioni di ogni tipo.
Gli amministratori – di ieri e di oggi – ci hanno raccontato e ci raccontano che il Comune, nelle condizioni in cui versa, ha le mani legate e può fare ben poco. Falso. Il Comune può fare tanto e di più. Può fare tanto per il reddito delle famiglie, per la situazione abitativa, per il lavoro, per l’agricoltura, per il commercio. E può fare tanto e di più nonostante le condizioni di crisi permanente provocata da decenni di mala amministrazione.

 

Mettiamo la politica con i piedi per Terra

Per uscire dallo stato disastroso in cui si trova Lentini occorre il coraggio di scelte radicali, occorrono donne e uomini che si assumano la responsabilità politica di agire le prerogative comunali contro chi le attacca e contro chi le utilizza per fini personali.
Riteniamo essenziale difendere l’autonomia politica del Comune, agire concretamente per l’autogoverno dei territori.
Il nostro obbiettivo è la costruzione di una nuova municipalità, con un progetto complessivo basato sui reali bisogni e sulle reali necessità della comunità e del territorio.

Chiediamo a tutti i cittadini e le cittadine di collaborare fattivamente alla costruzione di questo nuovo percorso, di rompere con i vecchi schemi della politica fatti di promesse e programmi farlocchi, di clientele e “Favori per gli amici”: occorre cambiare rotta. Riprendiamoci la politica.
Mettiamo la politica coi piedi per TERRA

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