Baschi, catalani e galiziani: «via il Re e i suoi privilegi»
In questi giorni le forze indipendentiste di Catalogna, Paesi Baschi e Galizia hanno chiesto la soppressione del titolo del Re di Spagna e di tutti i suoi privilegi.
Fuori il Re
La Sinistra repubblicana di Catalogna (Esquerra Republicana de Catalunya), la sinistra indipendentista basca (Euskal Herria Bildu – Bildu), il Blocco nazionalista galiziano (Bng), le Candidature di unità popolare (Cup), il Partito democratico europeo catalano (PdCat) ed Uniti per la Catalogna (JxCat) hanno presentato un pacchetto di emendamenti congiunti al progetto di legge sulla memoria democratica in cui chiedono la soppressione del titolo di re di Spagna e di tutti i privilegi e prerogative personali e familiari che esso comporta.
Insieme alle altre forze politiche, al momento prive di rappresentanza parlamentare, gli schieramenti indipendentisti di Catalogna, Galizia e Paesi Baschi hanno dimostrato come la restaurazione della monarchia in Spagna affondi le sue origini nella dittatura franchista. La legge di successione del 1947 ha permesso al dittatore Francisco Franco di nominare un successore al trono – come avvenuto con Juan Carlos nel 1969. Da allora, i cittadini non hanno più potuto votare una nuova forma di governo per i propri territori.
Secondo il quotidiano spagnolo Publico, i partiti indipendentisti hanno proposto la «soppressione del titolo di re e tutti i privilegi e le prerogative personali e familiari che ne derivano, concesse – secondo le forze – da un regime illegale come quello franchista».
Il capo di stato è stato istituzionalizzato e legittimato dal dittatore, ignorando referendum e pareri delle comunità. Gli indipendentisti chiedono inoltre, il riconoscimento delle rispettive peculiarità culturali e linguistiche; propongono che lo Stato riconosca e ripari il danno causato dalla proibizione dell’insegnamento e dell’uso delle lingue diverse dallo spagnolo.
Autodeterminazione subito!
«Cap pacte, cap rei. El poble catalá decideix». Nessun patto, nessun re. Il popolo catalano decide.
Questo lo slogan sfoggiato nell’ultima significativa manifestazione antimonarchica in Catalunya. In quella occasione, migliaia di persone manifestarono in più di cinquanta strade e piazze spagnole per reclamare un referendum per votare tra monarchia o repubblica, dopo l’abdicazione del re Juan Carlos.
Il desiderio di autodeterminazione continua a vivere nei territori di tutta la Spagna. Non è soltanto un sogno, è una lotta contropotere e contro gli abusi dello stato del Rey. Poter disporre della possibilità di decidere quale forma di governo applicare alle proprie comunità; determinare indipendentemente dagli apparati centrali la gestione dei territori; sostenere nuove forme di organizzazione sociale e prendere in mano le sorti della propria terra. Queste le nuove rivendicazioni che stanno facendo tremare parte degli Stati Nazionali europei – e non solo.
Viva l’indipendenza, viva l’autodeterminazione dei territori,
Antudo!