Belmonte Mezzagno (PA): sciopero dei precari comunali.
Stamattina a Belmonte Mezzagno (PA) i lavoratori precari del comune hanno indetto uno sciopero. Non percepiscono lo stipendio da febbraio 2018. In questo momento sono in presidio sotto il comune.
Incrociano le braccia i dipendenti comunali precari di Belmonte Mezzagno. Non percepiscono lo stipendio da nove mesi e sono stanchi di aspettare. Per loro la situazione non è più sostenibile. Sono operai, impiegati, operatori e vogliono risposte e soluzioni immediate al problema. Un problema che, anche in questo caso, non hanno generato loro. La mancata erogazione degli stipendi dipende esclusivamente dalla condizione economica in cui versa il comune. Un dissesto finanziario che sicuramente non è stato prodotto dagli abitanti di Belmonte, ma che, su di loro, sta avendo grosse ripercussioni.
Fuori dal comune è stato affisso uno striscione con su scritto: “Comune di Belmonte Mezzagno, 72 famiglie senza stipendi e futuro”.
Belmonte non è l’unico comune della Sicilia che versa in queste condizioni, anzi proprio in questi giorni il tema dissesto è tornato ad essere molto attuale. Tantissimi comuni della provincia di Palermo si trovano a dover fare i conti con le procedure di dissesto. E anche nelle provincie di Messina e Catania la situazione non è rassicurante. Ciò che accomuna tutti è la costrizione a dover pagare materialmente un debito che è stato generato da chi ha gestito in questi anni le politiche economiche della nostra regione. Una gestione malsana che non hai mai messo in primo piano il bene collettivo, ma solo gli interessi di parassiti della poltrona e i profitti di grosse aziende e imprenditori, molto spesso del Nord.
I precari comunali che oggi hanno deciso di scioperare sembrano intenzionati a fare partire delle azioni di lotta mirate per cambiare la situazione attuale. Non possono continuare a vivere così e faranno sentire le loro ragioni. La prossima settimana si riuniranno in assemblea per decidere insieme come portare avanti questa lotta appena iniziata.