Convegno di studi “Identità e linguaggio: parole, cose, fatti della cultura tradizionale in Sicilia”.
Il 14 e il 15 Dicembre si terrà presso la (ex) facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo il convegno di studi “Identità e linguaggio: parole, cose, fatti della cultura tradizionale in Sicilia”. Il convegno, organizzato dal Centro studi Zabùt, in collaborazione con il Centro studi filologici e linguistici siciliani, la Fondazione Ignazio Buttitta e il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, verrà dedicato al ricordo di Antonino Buttitta, una figura importante e dal grande peso culturale per la Sicilia tutta e non solo, venuto a mancare nel Febbraio di quest’anno.
Il convegno nasce dalla necessità di avviare un laboratorio di ragionamento sulla lingua e la cultura materiale siciliana, non soltanto nell’ottica del recupero di ciò che troppo spesso viene oscurato o dimenticato, ma soprattutto nell’ottica della valorizzazione e della promozione di ciò che definisce questa terra oggi e di ciò che le appartiene. L’obiettivo dunque è far si che di Sicilia e siciliano si parli.
Il linguaggio non è infatti soltanto un mezzo di comunicazione, ma è anche il mezzo attraverso il quale costruiamo la comunicazione riguardo al nostro mondo: è il mezzo attraverso cui una comunità esprime la sua cultura, le sue tradizioni, i suoi valori, i suoi modelli sociali, la sua identità insomma. E d’altra parte la lingua è anche lo strumento attraverso il quale i membri di una comunità parlano tra loro, riconoscendo e identificando se stessi proprio attraverso questa.
E proprio il siciliano sembra essere la lingua tra le più adatte per indagare queste strette interconnessioni esistenti tra identità e linguaggio, poiché la sua storia linguistica è sempre stata profondamente legata alle sue trasformazioni politiche e sociali. Indagare il siciliano contemporaneo significa dunque indagare le trasformazioni e le contraddizioni in atto oggi.