Coronavirus. I NoTriv: «sussidi per il fossile a presidi medici e a chi è in difficoltà»
L’emergenza coronavirus non ferma le rivendicazioni del coordinamento dei comitati NoTriv della Val di Noto. Gli attivisti hanno diffuso un comunicato in cui si chiede di destinare i sussidi ai combustibili fossili per l’emergenza sanitaria ed economica dovuta alla diffusione del virus.
Sostenere i presidi medici e i cittadini
«Il Coordinamento delle associazioni e comitati No Triv del Val di Noto propone alle istituzioni nazionali di utilizzare le risorse destinate ai fossili per potenziare, innanzitutto, presidi medici salva-vita (unità di terapia intensiva e di rianimazione), centri di ricerca e aiuti a tutte le imprese e ai cittadini che in questo momento non sono in grado di lavorare per l’emergenza sanitaria».
I sussidi ai combustibili fossili
Inoltre ricordano che «secondo l’International energy agency, le fonti fossili, in Italia, hanno avuto ben 16,8 miliardi di euro nel 2017 per sussidi, mentre nel report di Legambiente nazionale Stop alle fonti fossili del 2019 viene riportata la cifra di 18,8 miliardi di Euro per il 2018. Il Fondo Monetario Internazionale da tempo sostiene che l’eliminazione delle sovvenzioni potrebbe dimezzare il numero di morti premature dovute all’inquinamento atmosferico e salvare, quindi, 1.600.000 di vite ogni anno, e che una tassa sul carbonio pari a 75 dollari per ogni tonnellata di CO2 genererebbe entrate per i Governi tra lo 0,5% e il 4,5% del Prodotto interno lordo».
Infine, invitano associazioni e forze politiche, sindacali e culturali a sostenere queste richieste.