Corsica: risultati delle presidenziali francesi.
Pierre Poggioli, «Nutizie Nustrale»
In Corsica, l’astensionismo è da record (36%), in più sono tantissime le schede bianche e voti nulli. Le fratture sociali/socioeconomiche assumono negli ultimi anni aspetti comuni a quelli del Continente (urbano/rurale in particolare, la disoccupazione, la precarietà, per non parlare dei timori riguardo all’immigrazione e a problemi reali o indotti che provoca, insieme alla perdita di fiducia nella politica e nei politici) che si aggiungono a problematiche specifiche (colonizzazione di popolazione – perdita di riferimenti tradizionali di una società rurale esplosa per la modernizzazione e la mondializzazione, di cui consegue l’isolamento, un sentimento di abbandono, le difficoltà di accedere al sistema sanitario, reperire alloggi, occupazione, formazione, trasporto il peso enorme dell’informatizzazione: l’elenco non è esaustivo). Delle tristi realtà che impongono ai nazionalisti di identificare, analizzare, studiare nuove soluzioni specifiche adeguate.
I voti del FN sono ora (al di là del processo di colonizzazione di popolazione – 19.000 nuovi residenti nell’isola negli ultimi cinque anni, di cui pochissimi Corsi) una realtà che impone ai nazionalisti corsi di confrontarsi (in special modo nei quartieri “svantaggiati” e in molti villaggi in decadenza), di discutere, ascoltare e soprattutto proporre altre soluzioni alternative a chi vota-rifugia nel FN, segno di disperazione, di fuga in avanti e in particolare la situazione di stallo per il futuro della Corsica. Tanto più che molti tra i votanti Corsi (molti giovani) si trovano elettori nazionalisti del 15 dicembre 2015. Altrimenti, dopo la vittoria del 15 dicembre 2015, la principale opposizione al nazionalismo è il FN che è l’opposto di tutto ciò per cui il movimento nazionale Corso lotta… Ma per fermare tutto ciò bisogna smettere di nascondere la testa nella sabbia come gli struzzi, o peggio sostenere gli stessi argomenti del FN e soprattutto le stesse risposte o pseudo-soluzioni auspicate dalla destra e sinistra francese con ricette (dai piedi d’argilla) già fallite nel Continente e che spiegano la progressione dell’estrema destra; il FN si rafforza negli scrutini per i loro errori e la mancanza di ascolto dei bisogni, anche elementari, e delle speranze dei cittadini e del popolo al di là degli interessi delle banche, dei poteri finanziari e della Borsa.