Legge “anti no-ponte”? La risposta: «torniamo in piazza il 10 agosto»

Legge “anti no-ponte”? La risposta: «torniamo in piazza il 10 agosto»
È arrivato il via libera in commissione Giustizia e Affari istituzionali al ddl Sicurezza che prevede un emendamento mirato a sgonfiare le proteste. Si tratta di un aggravamento di un terzo della pena. Se “la violenza o la minaccia” a un pubblico ufficiale è “commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica la pena è aumentata”. Un emendamento, infatti, rinominato “anti no-ponte”.

La risposta dei no ponte? Nuovamente in piazza il 10 agosto

Non è tardata ad arrivare la risposta dei No ponte che hanno indetto una nuova manifestazione per sabato 10 agosto, alle ore 18:00 con partenza da Piazza Cairoli a Messina.

Di seguito pubblichiamo il testo di indizione del corteo:

«Oggi, nessuno può ignorare che coloro ai quali è stato assegnato come unico ruolo su questa terra di piegarsi, sottomettersi e tacere, si piegano, si sottomettono e tacciono solo nella misura precisa in cui non possono fare altrimenti. Ci sarà qualcos’altro? […] Il futuro lo dirà; ma questo futuro, non bisogna aspettarlo, bisogna crearlo.»

Nell’ultimo anno, secondo il SIAS, la media delle precipitazioni in Sicilia è stata la più bassa mai registrata dal 2002. Per questa situazione la Regione ha chiesto lo stato di calamità e il conseguente razionamento dell’acqua soprattutto nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani. Ma come ben sappiamo, l’assenza di pioggia è aggravata dagli storici problemi strutturali: in Sicilia si stima che quasi il 70% dell’acqua immessa nelle reti idriche viene persa a causa delle reti “colabrodo”. L’isola è tra le regioni con le perdite totali più alte.

Anche questa estate è iniziata male per i messinesi, che hanno visto – e continuano a vedere – una forte riduzione dell’acqua. Dal fronte della Regione, intanto, il solito piano emergenziale. Addirittura la fornitura d’acqua al momento viene garantita da una nave cisterna della Marina militare!

In cosa consiste il piano? 𝗡𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝟮𝟬 𝗠𝗜𝗟𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮. EPPURE…𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝗻𝘁𝗲? 𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗰𝘂𝗯𝗶 𝗱’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲? 𝗦𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝟭𝟳 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝟯𝟵 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗰𝘂𝗯𝗶 𝗱’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮!

Dall’altra parte la procedura “step by step” per il progetto esecutivo, conferma che il ponte è utile solo a chi deve guadagnarci! Quanti soldi vogliamo regalare alla Stretto di Messina Spa?
Il 10 agosto scendiamo nuovamente in piazza perché è arrivato il momento di chiudere questo carrozzone! È arrivato il momento di fermare chi consuma risorse da decenni senza dare alcunché agli abitanti. È il momento di investire sull’acqua e sulla prevenzione agli incendi le risorse destinate a un’opera che serve solo a chi la costruisce.
𝙑𝙊𝙂𝙇𝙄𝘼𝙈𝙊 𝙇’𝘼𝘾𝙌𝙐𝘼 𝘿𝘼𝙇 𝙍𝙐𝘽𝙄𝙉𝙀𝙏𝙏𝙊, 𝙉𝙊𝙉 𝙄𝙇 𝙋𝙊𝙉𝙏𝙀 𝙎𝙐𝙇𝙇𝙊 𝙎𝙏𝙍𝙀𝙏𝙏𝙊!

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