Le finanze dei Comuni dopo l’emergenza Covid

Le finanze dei Comuni dopo l’emergenza Covid

 

Le finanze dei Comuni, soprattuto quelli siciliani, rischiano il dissesto.

 

di Luigi Sturniolo

 

Il Consiglio Comunale di Messina ha approvato il bilancio di previsione entro il 31 dicembre, nei tempi, cioè, previsti dalla norma. Quel bilancio, però, prevede entrate che il Comune non potrà incassare e, quindi, le spese sostenute da quelle entrate si troverebbero a essere non coperte.

In questo momento, ad esempio, il pagamento dei tributi è sospeso, ma è presumibile che la già difficoltosa attività di riscossione si accentuerà ulteriormente nel momento in cui il tempo della sospensione sarà passato. Questo avrà delle refluenze negative anche sulla tenuta del Piano di Riequilibrio che nel recupero dei tributi non riscossi ha una voce significativa.

 

Quale destino per il piano di riequilibrio

Eh già, del destino del Piano di Riequilibrio non si sa più nulla. L’assenza di un pronunciamento da parte della Commissione deputata del Ministero degli Interni e della Corte dei Conti è diventata clamorosamente nulla, ma non c’è ancora un monitoraggio del Piano, si è in attesa del Rendiconto e da quei documenti si evincerà se le misure previste saranno state soddisfatte.

A oggi è prevedibile che i toni trionfalistici di De Luca possano essere smorzati dalla criticità della misura legata al recupero della riscossione dei tributi e dal non raggiungimento dell’obbiettivo sulle transazioni con i creditori (corretto, ma distante da quanto il Sindaco si fosse proposto). Cosa accadrà adesso non è chiaro.

 

Le misure del governo non bastano

Il Governo ha messo 3 miliardi per i Comuni nel Decreto Rilancio, quando già a Maggio i Comuni lamentavano una riduzione della riscossione dei tributi pari a 6/7 miliardi. Stando così le cose, senza un intervento straordinario dello Stato, i Comuni dovrebbero andare tutti in dissesto. È probabile, infatti, che l’impossibilità di interrompere i servizi più essenziali (smaltimento dei rifiuti, illuminazione pubblica, servizi sociali) porti le amministrazioni locali a fare debiti fuori bilancio. Peraltro – lo rileva la Corte dei Conti – già negli negli anni 2018-2019 si è assistito a un incremento dei debiti fuori bilancio dei Comuni. E allora il COVID ancora non c’era.

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