In centinaia a Palermo con la Palestina che resiste
Centinaia di manifestanti si sono riuniti oggi pomeriggio a piazza Verdi, a Palermo, per esprimere solidarietà al popolo palestinese.
Il presidio, organizzato da Antudo Palermo, ha visto la partecipazione di diverse associazioni cittadine, realtà sociali e studentesche, singoli palermitani.
Il pretesto israeliano
Proprio in queste ore in Palestina si è riacceso lo scontro tra Stato ed esercito israeliano e popolazione palestinese. Il pretesto stavolta risale allo scorso 16 febbraio, quando la Corte distrettuale di Gerusalemme ha deciso che quattro famiglie palestinesi residenti nel quartiere di Sheikh Jarrah (Gerusalemme Est) avrebbero dovuto lasciare le proprie case a favore dell’ingresso di coloni israeliani. Questi ne rivendicano il possesso in base a una legge israeliana secondo cui gli israeliani possono rivendicare i terreni di presunta appartenenza dei loro avi. Un pretesto utilizzato già in moltissimi casi di esproprio di terreni ai danni di famiglie palestinesi, che in questo caso ha come obiettivo la tanto desiderata de-arabizzazione di Gerusalemme Est.
Le famiglie palestinesi si sono appellate alla Corte suprema israeliana e, dopo alcuni momenti di tensione, l’udienza è stata inizialmente rimandata al 10 maggio. In questa data si festeggia la «Giornata di Gerusalemme», con la quale Israele celebra la «riunificazione» della città – avvenuta nel giugno del 1967 con l’occupazione militare della zona araba.
Si riaccende la violenza di Israele
Dall’inizio della vicenda, la violenza dell’esercito israeliano nei confronti del popolo palestinese si è intensificata, riaccendendo il conflitto tra le due parti. Dal 2 maggio gli abitanti di Sheikh Jarrah sono assediati da soldati e coloni. Sebbene l’udienza sia stata spostata a data da destinarsi, i palestinesi continuano a riversarsi nelle piazze di tante città arabe per solidarizzare con gli abitanti del quartiere di Sheikh Jarrah. Bombardamenti, lanci di razzi, raid aerei e carri armati stanno colpendo su più fronti la popolazione araba. Il fronte più caldo rimane sempre quello della Striscia di Gaza.
«Il popolo palestinese è sotto occupazione sionista da più di 70 anni. Lo Stato di Israele continua a usare ogni forma di violenza, legittimato dall’appoggio di Stati Uniti e delle maggiori potenze occidentali. Nonostante ciò, la Palestina non si è mai fermata e non ha mai smesso di tirare il filo della resistenza» – afferma Giovanni Siragusa portavoce di Antudo Palermo.
Lo Stato italiano si schiera con Israele
Questa mattina, invece, a Roma sono scesi in piazza diversi rappresentanti delle principali forze politiche italiane in difesa di Israele – che, nella loro narrazione, è diventata la vittima degli attacchi palestinesi.
«Matteo Salvini (Lega), Enrico Letta (PD), Antonio Tajani (Forza Italia), Andrea Cioffi (Movimento 5 Stelle), Carlo Calenda (Azione), Maria Elena Boschi (Italia Viva), Giovanni Toti (Cambiamo). Tutti insieme appassionatamente – destra, sinistra, centro – issando la bandiera di Israele. Tutto il sistema politico italiano dalla parte dell’oppressore. Agli oppressi, i palestinesi, non resta che la gente comune come noi che abbiamo scelto oggi di scendere in piazza» – conclude Siragusa.