Gli inceneritori sono la morte dei territori
Di seguito il comunicato di Antudo Lentini sulla questione inceneritori in Sicilia
Calogero Foti, dirigente generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti, ha firmato l’Avviso Esplorativo «per l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e successiva gestione fino a due termoutilizzatori per il recupero energetico da rifiuti non pericolosi da realizzarsi nel territorio della Regione Siciliana».
Cercano imprese che caccino i soldi per la costruzione di due inceneritori, uno nella parte orientale ed uno nella parte occidentale della nostra isola.
Gli interessi delle grandi imprese
E di imprese che hanno i capitali e l’acquolina in bocca per l’affare ce ne sono eccome e per la verità alcune hanno depositato i loro progetti da parecchio tempo COME AD ESEMPIO I LEONARDI della Sicula Trasporti o la Si Energy dei bresciani della Siderurgiche Investimenti o ancora la A2A.
Solo il mese scorso per Musumeci gli inceneritori/termoutilizzatori non erano che una «ipotesi residuale» e la scelta di farli doveva essere presa «nel prossimo triennio, dalle Autorità D’Ambito».
Da buon mentitore seriale Musumeci sosteneva che «senza questa soluzione resteremmo in mano all’oligopolio dei privati e della cultura delle discariche».
Ebbene con questa scelta si dichiara il fallimento totale della gestione del ciclo dei rifiuti, si aprono le porte a discariche di rifiuti pericolosi (e chissà dove saranno costruite?), si continua a favorire gli affaristi privati, si chiude con la possibilità di creare lavoro/reddito in imprese del riciclo e recupero e, ciò che è più sconcertante, si attacca ancora e senza alcuno scrupolo la salute di abitanti e territori.
Gli inceneritori chiudono ogni prospettiva di gestione alternativa dei territori. Sono morte dal punto di vista sanitario, economico e sociale.
A proposito degli inceneritori avevamo scritto: chi semina vento raccoglie tempesta.
Il bando è stato pubblicato. E TEMPESTA SIA!
Iniziamo la MOBILITAZIONE regionale per la difesa dei nostri territori.