Lega e Salvini e i loro regali: più commissariati, meno scuole
Il ministro dell’interno Matteo Salvini qualche giorno fa è tornato in Sicilia. É stato prima a Caltagirone, poi al Cara di Mineo. Sono passati quasi tre mesi dall’ultima visita e rispetto ad allora il copione non è cambiato molto. Passerella su tappeto rosso e inaugurazione di un commissariato. In più i festeggiamenti per la chiusura del Cara di Mineo.
Quella del Cara di Mineo (centro di accoglienza richiedenti asilo) è una storia assai particolare fatta di regalie e contraddizioni. Il “Residence degli Aranci” (questo il vero nome) fu costruito dalla Pizzarotti S.p.A, società del Nord vicina alla Lega, per ospitare i militari (con famiglie) impiegati nella base di Sigonella. Nel 2010 la struttura resta vuota e la società del Nord rischia di rimanere con il cerino in mano e senza proventi di affitto. Allora entra in gioco il Governo Berlusconi, con l’allora Ministro degli Interni – il leghista Maroni – che, a seguito di numerosi sbarchi di migranti nell’isola, spinge per far diventare il residence un centro di accoglienza e fare un favore all’amico imprenditore. Viene risolto così il problema della società Pizzarotti che riceverà dallo Stato un indennizzo di 6 milioni di euro per l’affitto. Adesso però è proprio Salvini, l’odierno ministro dell’interno della lega nord, a festeggiarne la chiusura. Del resto, i vecchi regali, prima o poi puoi anche dismetterli.
Ma torniamo all’inaugurazione del commissariato. Quella di Salvini è ormai un’ ossessione: riempire di polizia la nostra isola. E’ questo l’elemento necessario e imprescindibile, secondo il capo della Lega Nord, per migliorare la Sicilia; non interessa se a Caltagirone la stazione ferroviaria ha ripreso a funzionare quattro mesi fa e solo verso Catania. Non interessa se per arrivare a Gela occorre servirsi dei pullman sostitutivi. Non interessa se ogni anno, per mancanza di lavoro vanno via centinaia di giovani. Queste cose non interessano a Salvini: la sua priorità resta l’apertura di nuovi presidi di pubblica sicurezza. Questa è l’unico intervento materiale del governo per il nostro territorio. Proprio mentre, all’interno della compagine governativa, si è aperto lo scontro sulla riforma che prevede l’introduzione della cosiddetta “autonomia differenziata”. L’infame legge permetterà alle regioni ricche del Nord (Emilia, Veneto e Lombardia) di continuare ad arricchirsi a scapito di quelle povere , destinate a divenire sempre più povere. Gli aspetti più rilevanti sono quelli che vedranno passare nelle mani delle regioni le competenze (tra le altre) su scuola e sanità. Con questa riforma Salvini e la Lega Nord sanciranno la regionalizzazione delle gestione di servizi essenziali e primari e porteranno progressivamente alla completa distruzione della sanità e della scuola siciliana. Stipendi più alti al Nord, maggiori finanziamenti e investimenti, migliori strutture. Insomma, meglio che i meridionali dimentichino di avere gli stessi diritti di chi vive al centro-nord: per Salvini meritiamo solo commissariati, mica ospedali e scuole!
Così, per la Lega (Nord) l’unico modello di sviluppo possibile per la Sicilia è la distruzione della Sicilia stessa, dei diritti di chi la abita, di chi ci nasce e di chi ci arriva: tanto ci saranno sempre i commissariati a fare in modo che questa sia una “distruzione tranquilla” e indolore!
Appare, dunque, sempre più evidente come il caro capitano Salvini, mentre distrae tutti grazie alle polemiche sui migranti, le ong, i porti, stia portando avanti l’infame progetto di smantellamento dei diritti dei siciliani e di arricchimento dei suoi amici del Nord: che si tratti di imprenditori alla Pizzarotti o di governatori leghisti quali Zaia e Fontana.
Per concludere. Se Salvini e i suoi (leghisti, anche siciliani) pensano di poterci imporre solo commissariati mentre ci tolgono aule e letti d’ospedale si sbagliano di grosso: di essere trattati solo come barbari criminali – e mai come cittadini aventi diritti e bisogni – i siciliani hanno già le tasche piene; con buona pace del Capitano: che viene in Sicilia solo quando deve fare regali a qualcuno! E non sono mai i siciliani…