Lentini, consiglio comunale aperto su discarica Armicci

Lentini, consiglio comunale aperto su discarica Armicci

La sentenza del C.G.A. (Consiglio di Giustizia Amministrativa) del 19 giugno ha ribaltato la sentenza del Tar del 4 dicembre 2018 che aveva dato ragione al Comune di Lentini, annullando il decreto autorizzativo della discarica di Contrada Armicci. Il Coordinamento per il Territorio No discarica Armicci-Bonvicino ha ripreso un percorso di mobilitazione.

Dopo numerose assemblee e iniziative, si è svolto ieri, sabato 3 agosto, intorno alle 18, un consiglio comunale aperto su Armicci presso il Comune di Lentini. Aula gremita.

Dopo l’apertura del Sindaco che ha espresso il suo sconforto nell’aver esaurito i mezzi e le possibilità di decidere su un territorio che è a uso e consumo della Regione Sicilia, si è ripetuta più volte l’intenzione di slegarsi da una centralizzazione della decisionalità per restituirla a chi questi territori li abita. Non è solo, infatti, la minaccia della costruzione della discarica Armicci a gravare su questo territorio, ma anche l’ulteriore ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio e la possibilità di ulteriori impianti biomasse e inceneritori.

Si sono susseguiti vari interventi di comitati, associazioni e semplici cittadini. Presente, come sempre, il Coordinamento No discarica Armicci-Bonvicino, ma anche l’associazione Manuela e Michele e tanti altri. Tutti hanno ribadito la necessità di rivedere le carte del decreto autorizzativo A.I.A., soprattutto per quel che riguarda l’impatto ambientale e sulla salute delle persone. In questo territorio aumentano i tumori e i documenti resi pubblici non rispecchiano la realtà. A confermare la preoccupante situazione ci pensa la condanna per corruzione a Gianfranco Cannova, colui che sottoscrisse la valutazione di impatto ambientale della discarica Armicci nel 2013. Dimostrazione dell’infinita rete di interessi che c’è dietro la costruzione di questa discarica.

Sindaco, comitati, cittadini, la maggioranza dei consiglieri si sono trovati d’accordo sull’importanza di annullare il decreto autorizzativo.

In sostituzione al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, invitato ma assente, parla l’architetto Antonino Rotella, dirigente alla Regione Siciliana per le autorizzazioni impianti gestione rifiuti. Qualche ora prima del consiglio, il presidente aveva scritto una nota su facebook che recita: 《ho chiesto ai dipartimenti regionali competenti un approfondimento […] dobbiamo valutare, anche in relazione ai contenuti della recente sentenza del C.G.A. se, e in che misura, possano essere riconsiderate le gravi criticità rappresentate dallo stesso comune di Lentini》. L’architetto ha ribadito le parole sopracitate ricordando, però, che 《si parla di un decreto già emesso, quindi da rispettare, e che può essere rivisto solo a seguito di accertate problematiche che lo rendono nullo. Insomma, rimane una porta aperta.

Dall’altra parte, invece, presente in aula anche una delegazione nazionale e regionale del Movimento 5 Stelle: l’onorevole Filippo Scerra, il deputato Eugenio Saitta e il portavoce all’ARS Stefano Zito. Tutti hanno espresso l’intenzione di fare pressione politica al presidente Musumeci per rivedere in fretta l’iter autorizzativo e verificare eventuali punti critici.

Tante le criticità, tante le promesse. Un consiglio comunale aperto che ha ribadito le problematiche di questa vicenda ma che ha dimostrato la grandissima partecipazione (attiva durante dibattito) della popolazione. La rabbia è riesplosa. Gli abitanti non hanno intenzione di fermarsi di fronte a questo ennesimo attacco. Un attacco politico alla possibilità degli abitanti di autodeterminarsi. 《Se inizieranno i lavori di costruzione li bloccheremo come possibile》 concludono gli abitanti.

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