Lettera del presidente della Generalitat al Sr. Rajoy.
Ill.mo Sig. D. Mariano Rajoy Brey
Presidente del Governo
Palazzo della Moncloa
28071 Madrid
Caro Presidente Rajoy,
il popolo della Catalogna, giorno 1 ottobre, ha deciso l’indipendenza in un referendum con l’avallo di una elevata percentuale di elettori. Una percentuale superiore a quella che ha permesso al Regno Unito di iniziare il processo di Brexit e con un numero di catalani maggiore di quelli che votarono lo Statuto d’Autonomia della Catalogna.
Il 10 ottobre, il Parlamento ha celebrato una sessione che aveva all’ordine del giorno la valutazione del risultato del referendum e i suoi effetti, e in cui si è proposto di sospendere gli effetti di quel mandato popolare.
Lo ha fatto per propiziare il dialogo, tra lei e me stesso, cui ripetutamente abbiamo sollecitato istituzioni e dirigenti politici e sociali di tutta l’Europa e del resto del mondo. In questo senso, nella mia lettera del lunedì, le proponevo un incontro che tuttavia è stato disatteso.
Allo stesso modo rimane disattesa la richiesta di fermare e invertire la repressione. Che al contrario, è aumentata e ha comportato l’arresto del presidente di Omnium Cultural e del presidente dell’Assemblea Nazionale Catalana, associazioni universalmente note per una linea civica, pacifica e democratica.
Questa sospensione è ancora vigente. La decisione di applicare l’articolo 155 spetta al Governo dello Stato, previa autorizzazione del Senato. Nonostante tutti i nostri sforzi e la nostra volontà di dialogo, che la sola risposta sia la sospensione dell’Autonomia, indica che non si è preso coscienza del problema e che non si vuole parlare.
Infine, se il Governo dello Stato insiste a rifiutare il dialogo e a continuare la repressione, il Parlamento della Catalogna potrà procedere, se lo ritiene opportuno, a votare la dichiarazione formale d’Indipendenza che non ha votato il 10 ottobre.
Carles Puigdemont i Casamajo
Barcellona, 19 ottobre 2017