Licata, occupata piattaforma petrolifera: “fermiamo offshore ibleo”
Nella mattinata di oggi gli attivisti di Greenpeace hanno occupato la piattaforma petrolifera Prezioso al largo della costa di Licata, per denunciare come le politiche su energia e clima dei governi, e in particolare di quello italiano, siano assolutamente insufficienti per contrastare la catastrofe climatica in atto. Puntare sul gas e e continuare a considerare prioritarie le aziende Oil&Gas, come si sta facendo in Italia, per il gruppo ambientalista, è insensato e dannoso, per il clima e per il mare, oltre che, aggiungiamo, per l’impatto sull’economia dei territori.
Greenpeace lo scorso 30 maggio era intervenuta all’assemblea svoltasi presso il Palazzo di Città di Licata, insieme al comitato no trivelle locale, ai rappresentanti istituzionali e a numerosissimi cittadini, per discutere delle strategie di contrasto all’off-shore ibleo, il progetto che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di nuovi pozzi e di un gasdotto nel tratto antistante la costa di Licata.
L’associazione ambientalista, che non è nuova a questo genere di azioni e che già nel 2015 aveva occupato la stessa piattaforma, ha dato ampio risalto all’ assalto”, diffondendo filmati e foto che sono stati rilanciati su scala globale dall’account twitter di Greenpeace International.