L’unione madonita approva il NO al deposito di scorie
L’Unione dei Comuni madoniti dice NO al deposito nazionale di scorie radioattive.
Oggi il consiglio dell’Unione dei Comuni delle Madonie ha approvato all’unanimità il documento unico con il quale si chiarisce ai Governi, nazionale e regionale, la totale contrarietà e opposizione dei comuni del territorio alla possibile realizzazione del deposito nazionale per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi nel sito di Vicaretto, compreso tra Castellana Sicula e Petralia Sottana.
Il sito non è idoneo
Il sito di Vicaretto risulta tra le aree elencate all’interno della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee.
Ma l’area non rientra nei criteri necessari dettati dall’Ispra nel 2014. È ad alto rischio sismico e si trova in prossimità del Parco delle Madonie, uno dei più belli e importanti della Sicilia. Eppure Vicaretto è in quella lista, insieme alle aree ricadenti nei comuni di Trapani, Calatafimi-Segesta e Butera.
Da qui al 6 marzo le amministrazioni comunali e le comunità – con l’aiuto di tecnici ed esperti – saranno impegnate nella stesura delle osservazioni per presentare il NO al governo nazionale.
Il NO unanime delle Madonie
Il coordinamento delle istituzioni dei comuni delle Madonie si era già espresso, pochi giorni fa, attraverso un comunicato pubblico in cui esplicitava la propria indignazione di fronte alla volontà del Governo di calpestare le valenze ambientali stratificatesi e custodite attivamente in secoli di storia.
Insieme ai comitati popolari nati contro la costruzione del deposito, i sindaci dei comuni madoniti avevano anche partecipato all’incontro pubblico, telematico, svoltosi il 12 gennaio.
L’approvazione del documento unico di oggi rappresenta un altro passaggio verso la costruzione della mobilitazione contro le scorie radioattive in Sicilia.
Mobilitazione che vedrà il suo momento di piazza regionale il 6 marzo – data di scadenza delle consultazioni delle istituzioni locali e regionali sull’approvazione o meno del progetto.
Il No del fronte compatto e comune dei siciliani cresce sempre di più.