“Mazara si ferma”: migliaia in corteo. Bruciate le bollette a piazza Matteotti

Hanno abbassato le saracinesche e si sono riuniti a piazza Repubblica questa mattina, commercianti e agricoltori, ma anche studenti delle scuole superiori, operai e disoccupati, per la manifestazione “Mazara si ferma”, che ha visto partecipare migliaia di persone contro i rincari sulle bollette e i beni di prima necessità.

Manifestanti da tutta la Sicilia

Tanti i partecipanti anche da Palermo, Bagheria, Trapani, Castelvetrano, Selinunte, Triscina, Belmonte Mezzagno, Misilmeri, Agrigento, dove negli scorsi giorni si sono susseguite le iniziative di protesta contro i rincari sulle utenze, sul carburante, sui beni di prima necessità.

Moratoria sugli arretrati, sospensione dei distacchi delle forniture, ricalcolo delle bollette: queste le rivendicazioni all’arrivo in piazza Matteotti, mentre al grido di “Noi non paghiamo”, “Basta caro vita”, venivano bruciate le bollette Enel. In corteo anche una bara avvolta nella trinacria rossogialla, a simboleggiare il tracollo economico che sta attanagliando la popolazione siciliana. Sono decine di migliaia, infatti, le famiglie e le attività siciliane che non hanno potuto pagare le bollette relative all’ultimo bimestre appena trascorso.

Verso il 25 ottobre a Palermo

“La crisi energetica è una menzogna, la verità è che stiamo pagando il prezzo dell’inflazione e della speculazione, mentre il costo della vita cresce, gli stipendi non bastano più per arrivare a fine mese. Lo Stato si ricorda di noi soltanto quando dobbiamo pagare le tasse” queste le voci della protesta che sta già fissando le prossime tappe di mobilitazione.

Infatti, il prossimo 25 ottobre a Palermo è stata indetta una manifestazione che partirà alle 10:00 da piazza Politeama e raggiungerà il palazzo del Comune a Piazza Pretoria, per spingere le istituzioni locali a fare pressione sul governo regionale e nazionale e far fronte all’emergenza rincari.