Messina, il 29 gennaio in piazza: «garantire lavoro, salario e salute».

Messina, il 29 gennaio in piazza: «garantire lavoro, salario e salute».
Questa mattina i lavoratori e i disoccupati del Fronte popolare – Si Cobas di Messina hanno annunciato attraverso una nota stampa, l’adesione allo sciopero generale del 29 gennaio. Nella città dello stretto, l’appuntamento è alle 12:00 in piazza Unione Europea, davanti al Municipio.

 

Gestione della crisi sanitaria fallimentare

Il 29 gennaio i lavoratori e i disoccupati del Fronte popolare – Si Cobas di Messina torneranno in piazza. «La cattiva gestione dell’emergenza sanitaria – afferma Francesco Ciraolo – ha aggravato la crisi economica e sociale che viviamo in Sicilia e in particolar modo a Messina. Fino a qui l’atteggiamento del governo nazionale e di quelli locali è stato di totale asservimento alle leggi del mercato, della produttività e del profitto, di fronte alle quali anche la vita dei lavoratori è sacrificabile».

 

Quale 2021 per i messinesi?

I lavoratori precari del SI Cobas si chiedono come sarà il 2021 per i messinesi. Se verranno realizzati progetti concreti per la formazione e l’integrazione al lavoro o se continueranno a esserci solo lavori di tre mesi – come le borse lavoro e i cantieri di servizi – con paghe da fame.

E aggiungono :  «Anche nella nostra città il disastro avanza. E mentre i rappresentanti istituzionali litigano tra di loro, a pagare le conseguenze di questa crisi siamo sempre noi. Ci sono centinaia di persone già formate e pronte a lavorare che il comune lascia per strada, perché preferisce fare lavorare ditte private che non impiegano lavoratori messinesi».

 

Il capitolo Messina Servizi S.p.a.

E a proposito di borse lavoro e cantieri di servizi, pochi giorni fa è arrivata la notizia che la Messina Servizi – società comunale che si occupa di raccolta rifiuti – ha ricevuto l’ok dal consiglio comunale per l’integrazione del contratto di servizio. Adesso, tramite bando, dovranno assumere 150 nuovi addetti. Sempre il sindacato SiCobas chiede un incontro con la giunta comunale per far in modo che non si ripetano gli errori del passato e che il bando non contenga requisiti discriminatori.

 

Lavoro, salario e salute garantiti

«Questa città necessita di tanta manodopera per svolgere lavori utili: pulizia delle strade e delle caditoie, scerbatura, bonifiche e messa in sicurezza del territorio. Tanti precari messinesi potrebbero avere un lavoro stabile. Ma invece di compiere i fatti, i politici continuano a fare chiacchiere” – conclude Ciraolo. E rinnova l’invito per il 29 gennaio.

Tornare a lottare e rivendicare i propri diritti: lavoro, salario e salute. Questi i motivi dello sciopero.

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