Musumeci regala la gestione dei pronto soccorso alla Lega Nord
Parte la riorganizzazione dei pronto soccorso 118. A gestirli non sarà più la siciliana Seus, ma la società Areu, sul modello sanitario lombardo.
Ci risiamo. Musumeci ne ha fatta un’altra delle sue. Questa volta ha regalato la gestione dei pronto soccorso siciliani alla Regione Lombardia. Si è concretizzato, infatti, in questi giorni, il protocollo di intesa firmato da Musumeci e Fontana nel 2018. Un accordo che porta alla costituzione dell’Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) lombarda anche in Sicilia. Si passa così dalla Seus (Sicilia emergenza-urgenza sanitaria) alla Areu Sicilia. Nel passaggio sono comprese le quote che appartenevano alla Seus e di cui la Regione è proprietaria al 53%.
Il modello Lombardo da NON imitare
Nel 2018 Musumeci giustificava l’asse con la Lombardia per la gestione del 118 così: «La Regione Lombardia sul fronte dell’emergenza sanitaria ha dimostrato eccellenza, lungimiranza, e noi sappiamo quanto in Sicilia ci sia il bisogno di fare una riorganizzazione in termini di efficienza ed efficacia in questo settore».
Queste affermazioni, dopo aver assistito alla gestione lombarda dell’emergenza Coronavirus, risultano sconcertanti. Il modello sanitario della Lombardia fa acqua da tutte le parti.
Tanto rumore, tanta propaganda per la realizzazione dell’inutile Covid Hospital alla fiera di Milano mentre, nel silenzio, in centinaia morivano negli ospedali e nelle case di riposo. Accostare la parola eccellenza alla sanità lombarda non può che essere un’enorme presa in giro. Un insulto nei confronti di chi, a causa della pandemia, ha pagato il prezzo più alto.
A rischio il futuro dei lavoratori
Poi c’è un tasto dolente, ovvero quello dei posti di lavoro. I dipendenti della Seus sono già in stato di agitazione. Si parla di assunzioni tramite concorso; sia l’assessore Razza che Musumeci hanno assicurato che i posti di lavoro verranno difesi. Al momento, però, niente di certo è stato riferito ai 3200 lavoratori che, in una fase di per sé complicata, rischiano di restare senza un lavoro nei prossimi mesi.
L’aspetto politico
Questa operazione è un vero e proprio commissariamento di un pezzo importantissimo della nostra sanità da parte della Lombardia con l’avallo della massima carica di governo della nostra regione. Un’operazione coloniale a tutti gli effetti.
Il servilismo assoluto di Musumeci nei confronti del Nord è cosa ormai ben nota. Già nel 2018, infatti, veniva nominato a capo della Seus Davide Croce, lombardo, direttore del centro di ricerca in management sanitario dell’Università Carlo Cattaneo di Milano (privata). Croce è stato nominato con il compito di avviare il processo di trasformazione della società.
L’incarico di gestire la neaonata Areu Sicilia, invece, si vocifera possa andare ad Alberto Zoli, direttore di Areu Lombardia, scelto dalla Lega per amministrare la società lombarda. In questo caso si rinsalderebbe anche il rapporto fra Nello e la Lega.
La cosa non ci stupirebbe. Musumeci, mossa dopo mossa, sta svendendo la Sicilia al partito del Nord.
Per questo e per altri mille motivi, deve dimettersi al più presto.