Niscemi, consiglio comunale aperto sulla questione MUOS
Ieri, 3 giugno, intorno alle 20, si è svolto a Niscemi un consiglio comunale aperto, a seguito della manifesta necessità della popolazione di ottenere risposte in merito alla questione dell’impianto militare denominato MUOS.Dopo l’apertura del Sindaco, che ha sottolineato la volontà di ascolto delle istituzioni locali rispetto alle istanze dei cittadini, si sono susseguiti vari interventi da parte dei comitati, di singoli cittadini e dei consiglieri comunali, tutti concordi sulla necessità di far luce sull’inquinamento elettromagnetico causato dall’impianto. I dati nelle mani dei cittadini sono sempre più preoccupanti in quanto a statistiche su tumori o malformazioni, alcuni sono venuti fuori dalla sessione consiliare di ieri da alcuni interventi. I cittadini e le cittadine di Niscemi sono tutti concordi nel dare priorità alla salute e alla salubrità ambientale messa a rischio dalla presenza a ridosso del centro urbano dell’impianto di telecomunicazioni satellitare dotato di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri.
E’ stata portata la proposta di provvedere autonomamente, in quanto ente comunale, all’acquisto e all’installazione di un impianto di rilevazione dell’elettromagnetismo; i cittadini di Niscemi non ripongono più fiducia nei rilevamenti effettuati dall’esercito americano. E verrebbe da aggiungere, non hanno tutti i torti. Pare, inoltre, che due ministri targati 5Stelle, dopo svariate richieste da parte del sindaco rispetto alla possibilità di svolgere un tavolo tecnico sulla questione MUOS, siano finalmente disposti ad ascoltare le istanze dei cittadini che si dicono comunque delusi e traditi dal partito che ha fatto della questione Muos il punto cardine della propria campagna elettorale, facendo il pieno di voti a Niscemi, per poi abbandonare quasi completamente i cittadini una volta al governo.
La proposta finale del presidente del consiglio comunale, accolta all’ unanimità, è stata quella di mantenere aperti i lavori del consiglio rinviando alla prima settimana di luglio una nuova seduta con eventuali aggiornamenti. In particolare, resta aperta la questione da verificare nei prossimi giorni, della reale volontà del governo nazionale di ottemperare alle promesse fatte in campagna elettorale.
Nel frattempo, proprio per la reale e comprensibile perdita di fiducia dei siciliani e delle siciliane nelle istituzioni di ogni ordine e grado, le mobilitazioni a difesa del territorio continueranno ad attraversare la nostra isola. A Catania il 21 giugno una importante manifestazione NO MUOS attraverserà le strade del capoluogo.