Palermo, occupato Liceo Scientifico Benedetto Croce: «la scuola cade a pezzi»
Questa mattina gli studenti e le studentesse del liceo scientifico Benedetto Croce hanno deciso di occupare i locali della scuola per rendere note le condizioni fatiscenti ed estremamente inadeguate in cui versano le strutture scolastiche.
Ne hanno abbastanza gli studenti palermitani delle condizioni in cui versano le scuole e l’occupazione di oggi è proprio finalizzata a far emergere la questione rendendo noto che non è più possibile stare a guardare. «Con questo gesto – dicono gli studenti – vogliamo manifestare una chiara presa di posizione. Non abbiamo più alcuna intenzione di accettare le condizioni fatiscenti del nostro istituto, in particolare quelle in cui versa la succursale di via Filippo Corazza. Condizioni che rimangono irrisolte da almeno cinque anni a causa di uno scarica barile tra la Curia (proprietaria dei locali) e l’ex Provincia (a cui è affidato l’immobile). Questo non permette di individuare un responsabile e quindi di effettuare i lavori necessari per garantire la sicurezza e il benessere degli studenti».
E continuano gli studenti: «La scuola è il luogo in cui trascorriamo gran parte della giornata, in cui abbiamo il diritto di sentirci al sicuro e godere dei servizi fondamentali. Non ci sembra normale e giusto che i maniglioni antipanico siano guasti o che manchino le porte dei bagni. Tutto ciò è assurdo, insostenibile e dura ormai da sin troppo tempo. Mentre proprietari e affidatari continuano a rimbalzarsi le responsabilità, noi studenti stiamo a pagarne le conseguenze ogni giorno sulla nostra pelle».
Bagni senza acqua né porte, infiltrazioni a tetti e pareti, palestra sprovvista di protezioni e e rivestimenti para-urti, maniglioni antipanico guasti, fili elettrici scoperti (si sono già registrati casi di prese andate in cortocircuito), assenza di riscaldamenti, area parcheggio mal recintata e in stato di incuria.
Queste sono le criticità degli edifici di via Benfratelli e di via Filippo Corazza che gli studenti hanno messo nero su bianco in maniera precisa e dettagliata per informare tutta la cittadinanza.
Criticità che mettono in luce il problema dell’edilizia scolastica in Sicilia con dati sempre più allarmanti che descrivono l’inadeguatezza degli edifici e standard di sicurezza ben distanti da quelli che prevede la legge e che, in teoria, dovrebbero essere garantiti. Concludono gli studenti: «l’elenco delle criticità che caratterizzano la nostra scuola sembra un bollettino di guerra, non intendiamo indietreggiare e siamo decisi a reclamare ciò che ci spetta di diritto. Vogliamo che la scuola sia all’altezza dei nostri bisogni, che ci garantisca incolumità e dignità. Chiediamo un tavolo tecnico con Curia e Provincia per una risoluzione definitiva e immediata».