Pantelleria: pestaggi in caserma, condanna definitiva per 4 carabinieri

Pantelleria: pestaggi in caserma, condanna definitiva per 4 carabinieri

È arrivata questa mattina la condanna definitiva della Cassazione per i quattro carabinieri che 9 anni fa, nel 2011, a Pantelleria, fermarono, portarono in caserma e picchiarono Vito Sammartano, cuoco di Marsala.
Sono imputati anche altri capi di accusa. In particolare, per aver contestato, la stessa notte del pestaggio di Sammartano, la guida in stato di ebbrezza a Massimo Barbera. Peccato, però, che lo stesso quella sera non era alla guida. Ancora, in un’altra occasione, hanno ammanettato e picchiato un uomo di origini romene.
Vito Sammartano, quarantenne marsalese, fu vittima di un pestaggio a suon di schiaffi e pugni: alla fine, dopo una prognosi di tre mesi, Sammartano aveva deciso di denunciare i quattro carabinieri.

La vicenda

Tutto comincia il 10 luglio del 2011. Sammartano era alla guida della sua Fiat Campagnola, di notte, per le vie dell’Isola. Sulla strada c’è un posto di blocco; l’uomo si ferma allo stop e i carabinieri lo sottopongono al precursore, il test preventivo per capire se il guidatore ha bevuto o meno alcolici: l’esito è positivo. Il gruppo si sposta quindi in caserma per procedere all’alcoltest. È in quel momento che, senza una ragione specifica, scoppia l’inferno.
《Erano più o meno le 4 del mattino e dopo l’alcoltest, a cui sono risultato positivo, seppur di poco, sono stato massacrato di botte》- ha raccontato Sammartano che quella notte verrà anche rinchiuso nella cella di sicurezza all’interno della caserma. Ne uscirà solo la mattina dopo ed è per questo motivo che tra i reati contestati ai quattro militari c’è anche il sequestro di persona, oltre alle violenze e alle lesioni.

La condanna

Oggi dopo 9 anni è arrivata la sentenza definitiva della Cassazione. Gli imputati erano già stati condannati nel 2015 dal tribunale di Marsala e poi nel 2018 dalla Corte d’Appello.
Il maresciallo Claudio Milito avrà la pena più severa, 4 anni e mezzo.
Agli altri tre carabinieri sono state confermate le condanne precedenti: Luca Salerno (3 anni e 10 mesi), Lorenzo Bellanova (3 anni e 9 mesi), Rocco De Santis (un anno e 6 mesi). Per Milito, Salerno e Bellanova la corte aveva deciso anche 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Per De Santis, invece, l’interdizione dai pubblici uffici è di un anno e mezzo. Per lui, però, la pena è sospesa. Tutti e quattro sono stati, inoltre, condannati a risarcire le parti civili. Tra i reati contestati, anche il falso in verbalizzazioni.

 

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