Parco Eolico Renexia. Le osservazioni della sezione trapanese di Italia Nostra
Italia Nostra Onlus sezione di Trapani ha depositato presso la Capitaneria di porto le proprie osservazioni sul parco eolico della “RENEXIA S.p.A.” a largo delle Isole Egadi.
Nel merito, il circolo locale della prestigiosa Associazione chiede che vengano debitamente affrontati ed esplicitati il tema delle compatibilità ed eco sostenibilità con le attività economiche presenti nel territorio, quali turismo, pesca e attività connesse, sia durante la fase di realizzazione che quella di esercizio; quello dei presunti vantaggi energetici alle economie locali; quello delle ricadute economiche e occupazionali sul territorio – queste ultime attraverso uno studio oggettivo del quale Italia Nostra chiede la stesura.
Le osservazioni di Italia Nostra
Le osservazioni affrontano anche alcuni aspetti tecnici riguardanti la scelta dell’ancoraggio degli aerogeneratori e il posizionamento dei cavi elettrici, dai quali dipende gran parte dell’impatto ambientale dell’impianto sui fondali e sulla fauna e flora marina. E inoltre, la tutela delle aree di interesse archeologico eventualmente individuate a seguito di indagini accurate, anche attraverso il coinvolgimento degli enti competenti e delle associazioni che operano sul territorio. E infine, l’impatto del parco eolico sull’avifauna e sulla fauna marina pelagica.
«Questa fase di transizione energetica deve trovarci informati e preparati”. Queste le considerazioni di Anna Maria Piepoli, Presidente di Italia Nostra Trapani. Le energie rinnovabili generano energia da sole, vento e moto ondoso. La Sicilia che possiede tutte queste “miniere naturali” si troverà sommersa da richieste di installazioni. Dovrà dunque essere pronta a gestire e valutare l’eco sostenibilità delle proposte che arriveranno […].»
In questo delicato frangente occorre che il segnale dai territori arrivi forte. Fuori da ideali astratti, lontani da slogan preconfezionati, è un bene che anche Italia Nostra stia dalla parte dei territori e al fianco di chi – sindaci, associazioni di categoria, cittadini – sta facendo il possibile per non subire l’ennesimo attacco alla libertà di autodeterminarsi.