La protesta dei sindaci dell’agrigentino insoddisfatti dal PNRR
Mercoledì 28 aprile, sindaci e assessori della provincia di Agrigento hanno manifestato a Roma per l’esclusione della provincia da progetti e investimenti del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza.
A Roma per chiedere attenzione
Si sono recati a Palazzo Chigi per chiedere maggiore attenzione da parte del governo nazionale per la provincia di Agrigento – che definiscono ultima provincia d’Italia – per la quale rivendicano investimenti, infrastrutture e provvedimenti.
«Questo piano – afferma uno di loro – doveva ridurre il gap tra territori ricchi e territori poveri. Quindi Agrigento doveva essere la prima provincia in cui investire. Invece così non è stato». E parte anche l’accusa ai rappresentanti politici locali ritenuti incapaci di rappresentare gli interessi del territorio.
Agrigento fuori dall’Italia?
Sullo striscione esposto a Roma dagli amministratori si legge: «Agrigento fuori dall’Italia? I sindaci vogliono strade, aeroporto, ferrovie. Adesso, subito!».
Il Recovery Plan sarebbe potuto servire per dotare le comunità della provincia (e non solo) di infrastrutture e servizi essenziali che aspettano da decenni. Doveva rappresentare un’occasione per tutti quei territori che si trovano in una situazione si totale abbandono e disagio. Ma così non sarà.
Abbiamo intervistato Leonardo Ciaccio, sindaco di Sambuca; Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento; Giuseppe Terrasi, assessore comunale di Cattolica Eraclea.