San Vito lo Capo: tutti contro la privatizzazione della spiaggia
È stato presentato alla Regione Siciliana, dalla società Marina Bay S.r.l. di Trapani, un progetto per la realizzazione di un polo turistico a San Vito lo Capo. Il progetto prevede la concessione di un’area di 115mila metri quadrati per 48 anni alla società che lo promuove, l’ampliamento del porto, la costruzione di un albergo di lusso da 90 camere e tutta una serie di opere infrastrutturali e strutturali di raccordo per tutti i servizi correlati. L’area di cui si parla interessa quasi tutta l’attuale zona balneare.
Per gli appassionati del turismo a 5 stelle potrebbe sembrare un occasione da non perdere. Per chi, da chissà quale altra parte del mondo, è pronto ad investire parte dei 40 milioni necessari per la realizzazione del progetto un affare da non farsi sfuggire.
Contro questa proposta hanno già preso posizione in maniera ferma e convinta il Sindaco, il consiglio comunale, tutte le associazioni cittadine e più di duemila cittadini che, fino ad ora, hanno firmato la petizione contro l’opera. In particolare il sindaco Matteo Rizzo e l’assessore allo Sviluppo economico Giacomo Pappalardo hanno espresso il loro parere a riguardo sottolineando che il progetto che Marina Bay promuove non è per niente in linea con i principi di salvaguardia del territorio. Inoltre, afferma il sindaco, «con questo progetto si tenta di espropriare San Vito di una delle sue zone più belle e frequentate». E l’assessore allo Sviluppo economico aggiunge che per quel che riguarda l’area di proprietà comunale interessata dal progetto loro saranno pronti ad opporsi. Infatti, dei 115 mila metri quadri previsti per la realizzazione dei lavori circa 8mila sarebbero di proprietà del comune mentre circa 42 mila di proprietà del demanio marittimo e 64 mila di specchio d’acqua. Anche il consiglio comunale ha approvato un documento in cui si argomentano le motivazioni per cui il progetto sarebbe totalmente incompatibile con le caratteristiche del territorio.
Anche gli abitanti sembrano essere sul piedi di guerra e si dicono pronti a lottare per impedire che questa idiozia venga portata a termine. Sono infatti tutti all’erta perché in questo momento il progetto è sottoposto all’attenzione dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente. L’assessore in questione non sembra avere problemi nell’autorizzare l’opera, deve però passare dalla Conferenza dei servizi in cui tutti gli interessati (Comune, Capitaneria di Porto, Soprintendenza e Demanio) sono chiamati a esprimersi. Per legge solo l’unanimità dei pareri favorevoli può autorizzare il progetto. Nonostante questo i cittadini di San Vito lo Capo, dopo aver impedito qualche anno fa la realizzazione di una raffineria di idrocarburi, si preparano a vincere un’altra battaglia. Questa volta contro la cementificazione selvaggia ma sempre in difesa del loro territorio.