Segnalazioni odori molesti: la discarica Oikos peggio delle raffinerie
Torna al centro dell’attenzione mediatica la discarica di Oikos nel catanese.Nel corso delle ultime settimane sono arrivate centinaia di segnalazioni per cattivi odori provenienti dalla zona di Motta Sant’Anastasia, nei pressi della discarica.
Le segnalazioni sono arrivate grazie al nuovo progetto Nose (Network of Oudor Sensitivity) che permette ai cittadini di segnalare la percezione di odori molesti. Il progetto, gestito dall’Arpa, ha rilevato nell’ultimo mese 755 segnalazioni da parte degli abitanti del comune di Motta Sant’Anastasia, alle quali vanno sommate le ulteriori 76 partite dal comune di Misterbianco.
Un primato tutt’altro che lodevole
Alla luce di questi dati la discarica del catanese si aggiudica il primo posto come zona maleodorante, superando il petrolchimico siracusano che raggiunge il centinaio di segnalazioni e le Raffinerie di MIlazzo e Gela.
Stando alle dichiarazioni di un funzionario dell’Arpa, le segnalazioni sarebbero dovute all’aumento delle temperature estive. Al momento la procedura prevede un controllo effettuato dai tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione ambientale per cercare di individuare la fonte dell’emissione. Questa procedura, però, richiede ore ed è quindi spesso poco affidabile.
«L’obiettivo finale è quello di riuscire ad automatizzare tutte le fasi» – continua il funzionario – «In questo modo si avrà la garanzia di ottenere dei campioni coerenti con quelli segnalati dagli abitanti».
I comitati No discarica protestano da anni
L’emissione di cattivi odori da parte della discarica in contrada Valanghe d’inverno non è affatto una novità. Da anni i comuni adiacenti alla discarica, gli stessi da cui arrivano le attuali segnalazioni, protestano contro l’impianto.
Nonostante lo schieramento dei comitati No discarica, nati sia a Misterbianco che a Motta Sant’Anastasia nel dicembre 2019, la Regione ha rinnovato l’aia all’impianto di gestione rifiuti. Autorizzazione che nel corso del 2020 è stata più volte riesaminata.
Da qualche mese, infatti, a seguito dell’arresto di Mimmo Proto – presidente della Oikos – per corruzione, la Regione ha indetto il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2009.
Nonostante la discarica a oggi rientri nei parametri ambientali, continua ad arrecare danni all’ambiente a alla salute degli abitanti di quel territorio.