In Sicilia l’occupazione continua a diminuire
I dati elaborati dall’ISTAT, contenuti nel DEF (Documento di Economia e Finanza) della Regione Siciliana, parlano chiaro: il Nord risale, la Sicilia affonda. Questo è l’elemento in comune che hanno le statistiche e i rapporti resi pubblici nelle ultime settimane. Qualche giorno fa si è parlato del fenomeno dell’emigrazione giovanile e del pericolo di un progressivo svuotamento della Sicilia. L’altro ieri della consistente diminuzione degli abitanti siciliani che scendono sotto i 5 milioni. Oggi si torna a parlare di tassi di occupazione e, specularmente, di disoccupazione.
Nel primo trimestre del 2019 l’isola ha raggiunto il numero più basso di occupati dal 1996 e solo rispetto all’anno scorso si registrano 51 mila occupati in meno. Il Def approvato dalla giunta regionale riporta che complessivamente, nel 2018, il numero di occupati in media in un anno si è assestato a 1 milione e 363 mila unità, riportando una flessione dello 0,3 per cento rispetto all’anno precedente. In generale, il tasso di disoccupazione si attesta al 31,7 per cento. Un numero davvero elevato e preoccupante considerando che il 22,3 dei disoccupati sono giovani con età al di sopra dei 15 anni. Insomma, più l’età diminuisce più aumenta la disoccupazione e questa è ormai una condizione conclamata. Tra gli under 25 arriviamo al 53,6%. Allarmante anche il tasso di disoccupazione femminile. Tra i 15 e i 29 anni si attesta al 48,2 per cento. In generale tra le donne con più di 15 anni il 25% è disoccupato. A questo si aggiunge il classico divario retributivo per cui un lavoratore uomo dipendente guadagna in media 1.162 euro mentre il salario di una donna si aggira intorno ai 950.